Foto: alla tua sinistra Giuseppe Petrelli, e alla tua destra Luigi Francescon
Tra coloro che ricevettero il messaggio pentecostale portato a New York nel 1908 da Pietro Ottolini e Giovanni Perou, c’era anche l’avvocato e giornalista Giuseppe Petrelli (1876-1957)?- che si era convertito in seno ad una comunità Battista di Napoli durante l’ultimo decennio del diciannovesimo secolo -, allora pastore coadiutore di Agostino Dassori, pastore della grande Chiesa Battista Italiana denominata Marina Temple. Petrelli però farà l’esperienza del battesimo con lo Spirito nel 1915, e l’anno dopo lascerà la Chiesa Battista per darsi al ministerio itinerante tra le comunità pentecostali italo-americane, in seno alle quali diventò molto famoso perché presentava gli argomenti biblici allegorizzando a più non posso, e quindi questo lo faceva apparire molto spirituale, metodo questo però che porta a fare passare in secondo piano il significato letterale della Parola di Dio ed alcune volte a farlo scomparire cioè annullarlo; cose queste che si possono riscontrare negli scritti di Petrelli.
E proprio Petrelli fu la causa della scissione che si venne a creare in seno al Movimento Pentecostale Italiano, perché lui sosteneva che il divieto di mangiare il sangue degli animali, ribadito dall’Assemblea di Gerusalemme a metà del primo secolo dopo Cristo, era ormai superato, e quindi il sangue si poteva mangiare. Tutto nacque quando un credente andò a chiedere consiglio a Petrelli come comportarsi dinnanzi al divieto di mangiare il sangue e le carni soffocate, perché Petrelli rispose che si potevano mangiare in quanto secondo le parole di Cristo non c’è nulla fuori dell’uomo che entrando in lui possa contaminarlo. Egli ebbe a dichiarare in seguito: ‘Abbiamo udito alcuni dire: il sabato deve essere riverito ancora, perchè anteriore alla legge; altri ci insegnano che la ‘decima’ non fu abolita, perchè pagata da Abramo, quindi prima di Mosè; ed altri, che il divieto di mangiare il sangue è stato dato a Noè, cioè prima della legge Mosaica, quindi, a loro credere, ancora obbligatorio. Ma in Cristo, è tutto NUOVO. Nuova creazione; nuovo sabato; nuovo sacrificio; nuovo giorno; nuova legge; nuovo cibo; nuovo metodo di offrire le offerte e di amministrarle…’. (Giuseppe Petrelli, La Chiesa di Cristo, Bristol Pa, U.S.A. 1929, pag. 85-86).
Luigi Francescon si oppose strenuamente a questa arbitraria interpretazione di Petrelli, secondo cui i divieti dell’Assemblea di Gerusalemme erano superati e soltanto ‘un compromesso per quel tempo’, e scrisse una lettera circolare nella quale diceva che le parole ‘… e dal sangue’ (Atti 15:20) non erano una norma a sé ma la conclusione di un elenco ben preciso di cose da cui astenersi: ‘dalle cose contaminate nei sacrifici agli idoli, dalla fornicazione, dalle cose soffocate’ e che l’Assemblea di Gerusalemme non fu tenuta per formare un compromesso per quel tempo ma ‘per provvedere intorno a quelle cose e fu formato uno statuto per mandarlo alle chiese, acciocché osservassero quello che lo Spirito Santo consigliò, non per quel tempo, ma per sempre’ (Risposta a Giuseppe Petrelli, Chicago, Ill. 1927, Archivio ADI, Roma), e nella quale metteva in guardia i fratelli da Petrelli con queste parole: ‘Attenti, dunque figliuoli di Dio, perché questo spirito che porta alla disubbidienza della parola di Dio opera sotto forma di misericordia, e d’una apparente carità; pare che innalzi Cristo Gesù; e si fa tanto spirituale ricorrendo spesso al frutto dello Spirito (Gal. 5:22-23) per annullare gli statuti di Dio! Ma noi sappiamo che il vero Spirito di Dio è soltanto in quelli che mettono in opera i suoi comandamenti’ (op. cit.).
La controversia portò nel 1925 Luigi Francescon assieme ad altri fratelli a ritirarsi da coloro che in seno all’Assemblea Cristiana di Chicago si erano lasciati sedurre dai vani ragionamenti di Petrelli, e fondò una seconda comunità Pentecostale italiana che prese il nome di ‘Congregazione Cristiana di Chicago’. L’Assemblea Cristiana dunque si divise, una parte rimase sotto la presidenza di Pietro Menconi, e l’altra si ritirò sotto la guida di Francescon. Questa scissione fu seguita da una disputa intorno alla proprietà del locale di culto che fu portata dinnanzi al Tribunale di Chicago. Il processo durò dieci anni. Francesco Toppi chiama quel procedimento giuridico ‘un poco edificante processo civile’ (Francesco Toppi, Luigi Francescon, ADI-Media, Roma 2007, pag. 96). Mi domando come si possa chiamare una simile cosa in questa maniera, quando di edificante non ha nulla, e quando la Scrittura condanna il ricorrere ai tribunali degli infedeli da parte dei fratelli quando hanno una lite con altri fratelli (cfr. 1 Corinzi 6:1-9).
Anche in Italia naturalmente si ebbero delle ripercussioni, perché diverse comunità si isolarono dal resto del Movimento per andare dietro a quei vani ragionamenti di Petrelli. La Chiesa di Roma e molte altre Chiese però rimasero attaccate all’insegnamento della Scrittura che vieta di mangiare le cose soffocate e il sangue, come anche le cose sacrificate agli idoli.
Giacinto Butindaro
Mi chiàmo Rocco credente in Gesù Cristo per grazia credo che il fratello Luigi Francescon abbia perfettamente ragione perché a confermato quello che la parola di Dio ciinsegna va riconosciuto lo spessore Spirituale di questo servitore di DIO pioniere della sana dottrina pace di Dio giacinto
“I fanatici sono crudeli”, diceva il fratello Petrelli, e, aggiungo io, sono anche volgari diffamatori.
E chi sarebbero questi volgari diffamatori? Quelli che dicono che Petrelli insegnava che il divieto di mangiare il sangue era stato sorpassato e quindi non era più valido?
I fanatici letteralisti, persone carnali e senza vero timore di Dio, che parlano senza rispetto di un fedele servitore del Signore passato a miglior vita, che lo ritraggono come un visionario, un seminatore di zizzanie.
Un uomo il cui ministerio è stato, e continua ad essere attraverso i suoi illuminati testi, di benedizione e di arricchimento spirituale per moltissimi credenti in tutto il mondo.
Del resto, alla luce delle parole di San Paolo (1 cor. 2:14), bisogna in qualche modo giustificarvi e sperare anche per voi.
Ascolta, uomo insensato, ho studiato la vita e la dottrina di Petrelli, e posso dirti che era un insensato, un ribelle, che con le sue menzogne ha danneggiato molto la Chiesa di Dio. E tu sei insensato e ribelle quanto il tuo amato Petrelli, che con le sue ciance che erano il prodotto delle sue continue allegorie sedusse tante anime. Noi rifiutiamo le ciance di Petrelli. Quindi ti esorto a ravvederti e a sbarazzarti delle ciance del tuo amato Petrelli, nonchè a ravvederti delle parole offensive che usi contro di noi.
Poveretto…
Io di “testi illuminati” conosco solo quelli biblici. Tu, Giuseppe, invece conosci quelli di questi “grandi uomini” ma detesti la Parola di Dio e la calunni senza timore di Dio. Attento, perché chi si mette contro la Parola di Dio si mette contro l’Altissimo.. e questo porta alla morte, fisica e spirituale. Io leggo la Parola di Dio come è scritta e per questo mi devo sentire dire da te che sono fanatico? Da te, che sei incredulo e oltraggiatore verso Dio?
In Atti 15 è scritto chiaramente quello che è scritto e Petrelli invece portò molti a oltraggiare la Parola di Dio!!
Se vuoi stare con lui e con la massoneria che accusa i cristiani di fanatismo, certo non farai una bella fine. Ravvediti prima che sia tardi per te e tu sia giudicato.
Lascia perdere Giuseppe, sprechi tempo ed energie… non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e peggior cieco di chi non vuol vedere… poichè dicono di vedere, il loro peccato rimane!
Orgoglio, presunzione e superbia religiosa, questo il vero significato della parola “fanatico”, d’altronde si dimostrano da soli!
Passa oltre e non ti curar di loro…
Giuseppe, è vero che l’ONU è una creatura della Massoneria?
E che il fanatismo religioso, secondo questa Organizzazione, metta a repentaglio alcuni diritti fondamentali dell’uomo espressi dalla sua Carta, lo leggo qui :
https://it.wikipedia.org/wiki/Fanatismo_religioso#targetText=Il%20fanatismo%20religioso
Qui leggerai che il termine “fanatismo” deriva dal latino “fanaticum” ovvero ispirato da una divinità, invasato da estro divino”. I più purtroppo danno un senso negativo a questo termine, anzichè positivo. Leggerai altresì che caratteristica del fanatismo è che ha una vena di follia, accompagnata da una credenza autentica e sincera. Ritengo che ciò sia perfettamente in linea con quanto scrive l’apostolo Paolo nella sua lettera ai Corinzi 1:18-25, 2:14, 3:18-19 come pure nella sua in 2° Corinzi 11:16-21, 12:6-11.
Giuseppe, mi ha altresì molto incuriosito il fatto che tu abbia chiamato il tuo omonimo Petrelli “fratello”, tacendo invece, e per me non a caso, il nome del fratello Luigi Francescon! Come mai?
Pertanto, personalmente ritengo che tu benchè non porti alcun grembiulino, appartenga ad una chiesa evangelica nata grazie alla determinante intercessione della Massoneria e ne sia stato tremendamente influenzato!
Ma ci sta…se non altro tu non hai tenuto nascosto quanto hai nel tuo cuore!
Bravo Massimo, parole perfette le tue!!! Dio ti benedica!!!
Giuseppe, ip sono abituato a dire le cose chiare e in faccia.
Il tuo parlare ambiguo e le tue allusioni non mi piacciono. Dì quello che pensi chiaramente.
E aggiungo Giuseppe… se ritieni che qualcuno qui sia fanatico, si sente un certo cattivo odore… di grembiulino…
http://www.loggiagiordanobruno.com/20150307-liberta-e-fanatismo.html
Giacinto, visto il tuo lavoro di denuncia della Massoneria… stai attento perché si intrufolano nelle discussioni alcuni che si spacciano per fratelli e invece sono proprio massoni.
Qui nel tempo sono intervenuti anche dei massoni sia con il grembiule che senza il grembiule …. loro parlano e noi rispondiamo confutandoli. L’importante è sapere riconoscerli e rispondergli in maniera giusta
Sì, Dio ti benedica Giacinto.
Ciao Luca, io sono per intenderci il Giuseppe con il quale hai avuto divergenze di opinione riguardo ad Agostino, ho l’impressione e spero di sbagliarmi che tu mi confonda con il Giuseppe del commento qui sopra riguardo il personaggio “Petrelli”, del quale non so nulla e neanche mi interessa… Sai che ho risposto sempre in maniera educata ed ho apprezzato i tuoi interventi nonostante fossero diversi dai miei… Comunque chiedi a Giacinto se quello che ti dico è vero, penso che lui possa verificarlo, e tra l’altro settimana scorsa gli ho inviato un libro con i miei dati sul mittente… Ti apprezzo Luca e buona serata!
Confermo che tu non sei il Giuseppe che ha commentato su Petrelli. La mail è di un’altra persona
Pace Giuseppe, sì ti ho confuso con questo Giuseppe. Ti avrei creduto anche se non mi avesse confermato la cosa Giacinto ma… meglio così!!!
Dio ti benedica
Dovè Gesù Cristo in tutte queste contese? ricordatevi chi è l’accusatore e qualè il suo obbiettivo, non salva l’uomo ho una dottrina, solo Gesù e la via la verità e la vita, solo se facciamo un cammino personale sotto la guida dello Spirito Santo possiamo comprendere chi e veramente Gesù e quando pensiamo di aver capito allora non abbiamo capito niente e solo allora siamo all’inizio di un vero cammino Cristiano, i veri Cristiano sono uniti nello Spirito e sono una sola mente e un solo cuore e non litigano fra di loro al contrario portano il profumo di Cristo Gesù ovunque, come quando Gesù passava e lasciava la scia del suo amore, amore unico e inconfondibile. Dio illumini il nostro cammino giorno dopo giorno, sempre nuovo e fresco come la manna nel deserto.
La tua parlata ti dà a conoscere …. se il movimento pentecostale è pieno di menzogne è anche grazie a persone come te.
Chiedo scusa Giacinto se ti interpello su un post così vecchio. Sul sangue sono ovviamente d’accordo con la Parola e quindi con te. Volevo sapere cosa pensi. Di Luigi Francescon. Fu un vero cristiano in base a quanto sappiamo di lui?
Grazie
Sì, Luigi Francescon credette nel Vangelo e quindi era nato da Dio. E sulla disputa con i Petrelliani aveva ragione, e la sua reazione giusta è stata un bene per il Movimento Pentecostale italiano. Ma anche Francescon commise degli errori nella sua vita …. e Dio volendo un giorno parlerò di questi suoi errori.
Va bene grazie
Il sangue non va mangiato atti cap 15 nel a.t. serviva per fare espiazione dei peccati