La scorrettezza di Stefano Bogliolo verso le Iene

In un articolo dal titolo ‘TV, Scorrettezza delle IENE nei confronti delle Chiese Evangeliche’, pubblicato da Stefano Bogliolo sul sito buonanotizia.org, articolo che commenta il servizio delle Iene su una Chiesa Pentecostale brasiliana qui in Italia che insegna che ogni credente DEVE DARE la decima del suo stipendio alla Chiesa, leggo tra le altre cose quanto segue:

‘Si; proprio quelle offerte, fatte passare come una sorta di ‘circonvenzione di incapace’, sono in realtà l’unica fonte di finanziamento che mette le chiese evangeliche in condizione di pagare gli affitti dei locali, non avendo la disponibilità di templi generosamente offerti dallo stato ad altri, unitamente a svariate forme di finanziamenti milionari. Si sottintende poi, che l’opera del pastore non sia da considerarsi un lavoro. Bisognerebbe chiedere alle persone che finiscono in ospedale, o nel letto di infermità, o in carcere, o che vengono colpite da un lutto, e trovano conforto e sostegno nell’opera di qualche pastore evangelico, cosa ne pensano, bisognerebbe chiederlo a quei tanti uomini e donne che grazie al lavoro di una pastore sono usciti dalla schiavitù della droga, o dal baratro dell’anoressia, della depressione, o a quelle famiglie distrutte che hanno potuto ritrovare l’armonia e la serenità, restituendo a quei figli un padre e una madre responsabili. Ma nessuno solleva la stessa questione nei confronti dei parroci, che più o meno svolgono lo stesso tipo di lavoro, poi come in tutto le categorie, c’è chi lo fa bene e chi lo fa male, ma questa allora è un’altra questione. Duole dover ancora una volta constatare quanto il pregiudizio religioso sia forte in questa nostra amata Italia. I media non parlano quasi mai delle chiese evangeliche, e quelle rare volte, lo fanno in chiave negativa, o presentandole solo come un fenomeno folcloristico, come è accaduto in questa circostanza.’

Da: http://www.buonanotizia.org/

Ora – fermo restando che nell’articolo Bogliolo fa bene a parlare di ‘una sacrosanta denuncia, per richiamare una persona a fare il suo dovere di padre di famiglia’ e che ovviamente anche noi riproviamo il fatto che quel credente intervistato dal giornalista aveva smesso di sostenere la propria moglie e il figlio – si rimane sconcertati nel leggere le suddette cose, perchè il giornalista non ha contestato le offerte che i credenti sono liberi di fare alla Chiesa, ma L’IMPOSIZIONE DELLA DECIMA come anche le continue e pressanti richieste di denaro che vengono loro fatte, che è un’altra cosa, e che noi sappiamo sono cose vergognose e scandalose diffuse in quasi tutte le Chiese Pentecostali.

Infatti la ragazza intervistata all’inizio dice che il ragazzo ‘ha cominciato a dargli delle offerte, una decima che sarebbe la decima parte dello stipendio, poi sono subentrate le primizie, poi le donazioni, poi le benedizioni in cambio di una ricompensa’, e poi il cosiddetto apostolo di questa chiesa afferma che ogni credente deve dare la decima (min. 6:6-19 – cosa che afferma anche al min. 11:3 quando dice che la decima ‘è un comandamento di Dio’), e poi il giornalista fa notare il grande giro di affari che c’è in quella chiesa con questa decima che ognuno deve dare (min. 6:20-32), e verso la fine del video quando il cosiddetto apostolo dice al giornalista ‘aspetto che un giorno tu capisca la Parola e sia un praticante’, il giornalista risponde: ‘ … però non mi faccia dare la decima’ (min. 12:16-17).

Dunque, è la decima in particolare la pietra d’intoppo e dello scandalo che questo giornalista denuncia e riprova (oltre al fatto naturalmente di quel membro di Chiesa che trascurava la moglie e il figlio). Ma ecco che Stefano Bogliolo, pastore di una Chiesa pentecostale di Roma, salta a piedi pari queste cose. Come mai? Come anche evita di parlare che il giornalista è rimasto scandalizzato che nel locale di culto ha notato che viene fatto commercio, e dice infatti che sono in vendita Bibbie che costano anche 43 euro? (min. 4:57). Come mai?

Noi lo sappiamo il perchè: perchè lui stesso non può riprovare l’obbligatorietà della decima in quanto sa benissimo che la maggior parte delle Chiese Pentecostali (e con molte di queste lui è in buoni rapporti) in Italia la insegnano affermando che chi non la dà è un ladro, come anche sa che molte Chiese Pentecostali opprimono i fedeli chiedendo loro del continuo soldi, e spesso lo fanno promettendo loro benedizioni spirituali e materiali a non finire in cambio di denaro, in quanto insegnano il cosiddetto messaggio della prosperità che è antibiblico. Non solo, egli sa pure che quasi tutti i locali di culto sono dei mercati, con bancarelle ed offerte commerciali di ogni genere. E poi lui stesso vende i suoi libri, quindi anche lui fa commercio. Non so se egli insegna la decima, ma non mi meraviglierei se la insegnasse.

E dunque Bogliolo, non poteva parlare contro queste cose ANTIBIBLICHE per non farsi nemiche tutte queste Chiese.

Questo articolo di Bogliolo dunque, tranne che per alcune piccole cose, va scartato, perchè non è per nulla obbiettivo.

Stefano, ti esorto quindi a ravvederti e ad essere obbiettivo su quello che le Iene hanno denunciato, perchè non sei stato affatto obbiettivo. Hai commesso una grave scorrettezza di cui tutti si sono accorti.

Chi ha orecchi da udire, oda.

Giacinto Butindaro

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1 risposta a La scorrettezza di Stefano Bogliolo verso le Iene

  1. franco scrive:

    Non sono d’accordo su quanto scritto da Bogliolo

    Giudicare la maturità cristiana dalla fraseologia mi sembra davvero grottesco.
    Per quanto attiene la disapprovazione del “pastore” in questo video, verso il comportamento del soggetto in questione (ivi compreso l’abbandono del lavoro)…se non sbaglio la disapprovazione si ferma li, ogni volta che arriva la bustarella con i soldini. Avrebbe fatto meglio a rifiutare l’offerta in denaro, di una persona che abbandona il lavoro e per giunta non passa più gli alimenti alla moglie e al figlio..forse avrebbe fatto capire meglio che il suo atteggiamento non era proprio in sintonia con la chiesa…che dite? Mi sbaglio?
    Qui in questo servizio le IENE non fanno minimamente accenno ad alcun tipo di discriminazione religiosa, ma si trovano davanti ad un singolare caso di plagio in cui una persona psicologicamente dipendente dal carisma personale dei conduttori di quella “chiesa” che si fregia di essere evangelica (ma qualunque cristiano evangelico con un minimo di esperienza di fede non farebbe mai questo errore), volutamente abbandona non solo il proprio lavoro secolare ma anche la moglie e il figlio. Infatti GIulio Golia fa notare che sarebbe meglio pensare prima alla propria famiglia e poi a dare i soldi alla chiesa..guarda caso è la stessa cosa che è scritta nella Bibbia: 1Timoteo 5:8 “Se uno non provvede ai suoi, e in primo luogo a quelli di casa sua, ha rinnegato la fede, ed è peggiore di un incredulo.”
    Questo passo forse non è stato ben tenuto in considerazione da coloro che ricevono i soldi da questo signore disoccupato con una famiglia a cui provvedere, e neppure si chiedono da dove provengano i soldi da lui donati, ormai che non ha più un lavoro..

    Che le IENE non stiano discriminando la religione lo prova il fatto che tante volte hanno provveduto a denunciare anche dei preti cattolici per comportamenti contrari alla legge e per i casi denunciati di pedofilia.

    Meditiamo sugli errori e poniamo rimedio piuttosto che accusare di falsità chi ancorché non credente (ma questo è da dimostrare) fa venire alla luce la verità.

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