Il pastore di una Chiesa appartenente alle Assemblee di Dio degli USA potrebbe essere accusato di un grave reato (per il quale la pena arriva a 10 anni di prigione) per avere organizzato un falso rapimento di giovani al fine di insegnargli che cosa sia la persecuzione religiosa.
I giovani della Glad Tidings Assembly of God Church in Middletown, Pennsylvania, sono stati sorpresi mentre partecipavano ad una riunione giovanile della Chiesa il 21 Marzo e gli è stato teso un agguato da quelli che parevano essere dei veri rapitori.
Gli adulti, tra cui un poliziotto fuori servizio, hanno brandito delle armi e messo dei sacchetti sopra le teste dei bambini, la cui età andava dai 13 ai 18, e li hanno costretti ad entrare in un pulmino della Chiesa. Il gruppo è stato poi portato a casa di un assistente pastore, che è stato presentato davanti al gruppo con un viso apparentemente sanguinante e ammaccato.
Una ragazza di 14 anni, membro di questa Chiesa, che era terrorizzata dal rapimento, ha detto all’ABC che era furiosa perchè i conduttori della Chiesa non avevano avvertito i ragazzi e neppure cessato di compiere quello che stavano facendo una volta che avevano visto quanto tristi i ragazzi fossero.
Il pastore, che si chiama John Lanza, ha detto alla stazione televisiva che ai giovani non è stato permesso di conoscere la verità per rendere l’evento molto più reale perchè coloro che vengono minacciati non vengono avertiti! E’ stato un evento per i giovani per illustrare quello che altri hanno patito regolarmente.
Fin qua le notizie su questo vergognoso e scandaloso fatto, che mostra per l’ennesima volta come ci siano Chiese Pentecostali i cui pastori hanno fatto propria la diabolica massima che ‘il fine giustifica i mezzi’. Faremo il male onde ne venga il bene? Così non sia. Chi invece pensa che si possa fare il male a scopo di bene è uno stolto, e bisogna dire che anche qui in Italia di questi individui ce ne sono in abbondanza dietro i pulpiti.
Chi ha orecchi da udire, oda.
I giovani della Glad Tidings Assembly of God Church in Middletown, Pennsylvania, sono stati sorpresi mentre partecipavano ad una riunione giovanile della Chiesa il 21 Marzo e gli è stato teso un agguato da quelli che parevano essere dei veri rapitori.
Gli adulti, tra cui un poliziotto fuori servizio, hanno brandito delle armi e messo dei sacchetti sopra le teste dei bambini, la cui età andava dai 13 ai 18, e li hanno costretti ad entrare in un pulmino della Chiesa. Il gruppo è stato poi portato a casa di un assistente pastore, che è stato presentato davanti al gruppo con un viso apparentemente sanguinante e ammaccato.
Una ragazza di 14 anni, membro di questa Chiesa, che era terrorizzata dal rapimento, ha detto all’ABC che era furiosa perchè i conduttori della Chiesa non avevano avvertito i ragazzi e neppure cessato di compiere quello che stavano facendo una volta che avevano visto quanto tristi i ragazzi fossero.
Il pastore, che si chiama John Lanza, ha detto alla stazione televisiva che ai giovani non è stato permesso di conoscere la verità per rendere l’evento molto più reale perchè coloro che vengono minacciati non vengono avertiti! E’ stato un evento per i giovani per illustrare quello che altri hanno patito regolarmente.
Fin qua le notizie su questo vergognoso e scandaloso fatto, che mostra per l’ennesima volta come ci siano Chiese Pentecostali i cui pastori hanno fatto propria la diabolica massima che ‘il fine giustifica i mezzi’. Faremo il male onde ne venga il bene? Così non sia. Chi invece pensa che si possa fare il male a scopo di bene è uno stolto, e bisogna dire che anche qui in Italia di questi individui ce ne sono in abbondanza dietro i pulpiti.
Chi ha orecchi da udire, oda.
Giacinto Butindaro
Notizie tratte da: http://abcnews.go.com/US/church-stages-fake-kidnapping-youth-group-students/story?id=16012844#.T4HBwygT823
Guarda il servizio giornalistico andato in onda sulla ABC in cui la ragazza quattordicenne piange durante l’intervista, e lo stolto pastore giustifica l’evento da lui organizzato.