L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) – parte 6

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ESPONENTI DELLE ASSEMBLEE DI DIO ASSIEME A MASSONI

Umberto Gorietti e altri esponenti delle Assemblee di Dio in bella posa con i massoni: la prova visiva della collusione delle ADI con la Massoneria

In questa foto scattata negli USA nel 1948 e apparsa sull’organo ufficiale delle Assemblies of God USA The Pentecostal Evangel (7 Agosto 1948, pag. 11 – le scritte dei cognomi sono mie), potete vedere nel mezzo l’ambasciatore italiano negli USA Alberto (non Umberto come riportato erroneamente su The Pentecostal Evangel) Tarchiani (che era massone e a cui tempo prima Frank Gigliotti aveva fatto arrivare per conto delle ADI una memoria difensiva dei Pentecostali ed una sua lettera personale), e alla sua destra e sinistra i massoni Gigliotti e Fama, e vicino a quest’ultimo Umberto Gorietti allora presidente delle Assemblee di Dio in Italia (ADI). Ci sono anche Dominic Lisciandrelli (Dominick Lisciandrello) e Anthony Piraino, come anche Alexander Mauriello, importanti esponenti del ramo italiano delle Assemblee di Dio che era sorto nel Gennaio del 1948 a Syracuse (New York) e che operava in maniera simile ad un distretto all’interno delle Assemblee di Dio USA (cfr. Heritage, 2010, vol. 30, pag. 39-40). Ma di massoni in questa foto ce ne sono altri due che sono i ‘reverendi’ Angelo Di Domenica (vedi più avanti la prova che era un massone) e Francis J. Panetta.
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Ora, quelli che avete visto nella foto formavano un comitato che era sorto a seguito del viaggio di Umberto Gorietti negli USA nel 1948, infatti il massone Frank Gigliotti, sotto la medesima foto che lui ha messo in bella mostra nel suo libretto The Fabulous Frank Gigliotti a mò di trofeo per mostrare una delle tante ‘imprese’ in cui lui ebbe un ruolo di primo piano, ha scritto: ‘Comitato del National Association of Evangelicals degli Stati Uniti fa appello all’Ambasciatore Alberto Tarchiani a Washington D.C. sulla persecuzione dei Protestanti Italiani’ (pag. 6).

La foto che Gigliotti ha messo in bella mostra nel suo libretto The Fabulous Frank Gigliotti

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Dunque, di questo comitato, che intraprese passi rilevanti presso l’ambasciatore italiano negli USA, oltre ai massoni Frank Gigliotti e Charles Fama c’erano ben quattro esponenti delle Assemblee di Dio italiane. Veramente inquietante la cosa, perchè qui c’è proprio la dimostrazione visiva di come le Assemblee di Dio pur di raggiungere il loro obbiettivo non si sono fatti alcun scrupolo a dare la loro mano d’associazione a dei massoni, che vi ricordo per l’ennesima volta avevano giurato di aiutare e assistere i massoni di tutto il mondo e quindi di procacciare il bene della Massoneria che noi sappiamo è una istituzione diabolica che si prefigge di distruggere il Cristianesimo. Evidentemente per le ADI ‘il fine giustifica i mezzi’, come per i Gesuiti! Che scandalo!

La pagina del The Pentecostal Evangel del 7 Agosto 1948 in cui c’è la foto di Umberto Gorietti e altri esponenti delle Assemblee di Dio con i massoni Frank Bruno Gigliotti, Charles Fama, Angelo di Domenica e Francis J. Panetta

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Lo screenshot preso da Google dalla rivista massonica The New Age Magazine (Volume 52, 1944), in cui oltre a Charles Fama (32°) e Frank B. Gigliotti (3°), appare anche Angelo Di Domenica (3°).
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Voglio inoltre che sappiate che questo Comitato prima di recarsi dall’Ambasciatore italiano negli USA, si era recato presso il Dipartimento di Stato Americano dove aveva avuto un colloquio con Samuel Reber, che era l’Assistente Segretario per gli Affari Politici presso il Dipartimento di Stato. Durante quel colloquio fu elaborato un programma in connessione con l’Articolo 15 del Trattato di Pace con l’Italia (che vi ricordo fu firmato a febbraio del 1947, e la cui clausola sulla libertà religiosa contenuta appunto nell’Articolo 15 aveva come autore il massone Frank Gigliotti). Samuel Reber offrì al comitato ‘la più grande cooperazione’, viene detto su The Pentecostal Evangel (7 Agosto 1948, pag. 11).

A proposito di questi importanti e proficui incontri diplomatici, su Risveglio Pentecostale ne venne data notizia in questa maniera: ‘….. il fratello Gorietti, approfittando del suo viaggio negli Stati Uniti, ha opportunamente provocato un’azione di carattere diplomatico. Assieme ad alcuni fratelli ed ai rappresentanti di varie denominazioni Evangeliche, fra i quali il noto Mr. Taylor, rappresentante di 54 denominazioni Evangeliche, fra cui le Assemblee di Dio, ha avuto un lungo colloquio presso il Dipartimento di Stato degli S. U. con il segretario di S. E. il signor Marshall. Al termine del colloquio, che si è svolto in forma particolarmente cordiale, il fratello Gorietti ha ricevuto le più ampie assicurazioni di interessamento a favore del riconoscimento giuridico del nostro movimento. Successivamente il fratello Gorietti e i rappresentanti che lo accompagnavano sono stati ricevuti dal nostro Ambasciatore a Washington, Sig. Tarchiani. Anche da lui hanno avute incondizionate promesse di interessamento. Non è improbabile quindi la sollecita realizzazione dei legittimi diritti del Movimento Pentecostale’ (Risveglio Pentecostale, Anno III, 1948, n° 3, pag. 15 – vedi foto). Come potete vedere, non sono stati messi tutti i nomi dei componenti di quel comitato, e la ragione mi pare ovvia.
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Anthony Piraino – che abbiamo visto nella foto con l’ambasciatore – fu un importante esponente delle Assemblee di Dio che contribuì molto al consolidamento della denominazione ADI. Nella prima foto sotto lo vediamo con Roberto Bracco, Francesco Toppi, ed altri importanti esponenti delle Assemblee di Dio degli anni 50, per la cerimonia della ‘posa della prima pietra’ per la Scuola Biblica delle ADI a Roma. Nella seconda foto, con Piraino si vedono A. Perna e Roberto Bracco, sempre sul sito della futura Scuola Biblica.
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Il viaggio ‘segreto’ di Umberto Gorietti dal suo amico massone Frank Gigliotti

Nel 1958 Gorietti si recò negli Stati Uniti, e mentre si trovava là, nei primi di Ottobre si recò a San Diego in California (San Diego dista una decina di chilometri da dove abitava Gigliotti) per partecipare ad una conferenza di un giorno con Frank Gigliotti per parlare di come poteva essere osservata la libertà religiosa offerta nella Costituzione Italiana.
Ecco l’articolo del giornale San Diego Union dell’8 Ottobre 1958 che conferma questo. Tutte cose note al grande pubblico quindi di allora, e badate che era risaputo pubblicamente che Gigliotti era un massone.
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Francesco Toppi, nel suo libro Umberto Gorietti, di questo viaggio di Gorietti a San Diego non ha detto niente, facendo credere peraltro che Gorietti durante quel suo viaggio fu solo in Nord America e in Canada, infatti afferma: ‘Nel 1958 visitò di nuovo il Nord America. Prima di partire, scriveva: «Ambasciatore del ringraziamento dell’Opera, visiterò le nostre chiese sorelle del Nord America e del Canada ….». In quella occasione partecipò al Convegno Mondiale Pentecostale di Toronto in Canada ….’ (Francesco Toppi, Umberto Gorietti, ADI-Media, 2004, pag. 74 – vedi foto). Questo è stato d’altronde il modo di agire delle ADI sin dall’inizio, nascondere ai fratelli tante cose. E così nessuno seppe che Gorietti era andato in California (che è uno Stato situato nell’ovest degli Stati Uniti d’America) per partecipare ad una conferenza assieme al massone e agente della CIA Frank Gigliotti.
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Considerate quindi che Gorietti si incontrò con il massone Gigliotti dopo dieci anni da quando lo aveva incontrato durante il suo primo viaggio negli USA nel 1948, il che mostra come i due si erano tenuti in contatto negli anni, persino dopo che il ricorso delle ADI contro il Ministero dell’Interno era stato accettato nel 1954. E non poteva essere altrimenti. E siamo persuasi che i contatti tra le ADI e Gigliotti siano in qualche maniera continuati anche dopo il 1958.


Dominick Lisciandrello, importante esponente delle Assemblee di Dio, rende onore al suo amico massone Frank Gigliotti

Dominick Lisciandrello, che prima abbiamo visto in quella foto del 1948 dall’ambasciatore Tarchiani assieme a cinque massoni tra cui Frank Gigliotti, era un esponente di spicco delle Assemblee di Dio, infatti nel gennaio del 1948 fu eletto segretario dell’Italian Branch of the Assemblies of God (IAG), ossia della Sezione Italiana delle Assemblee di Dio (Heritage, volume 30, 2010, pag. 39-40). In un articolo apparso sul San Diego Union il 30 Ottobre 1947 (foto a sinistra) viene detto che il Dr. Frank B. Gigliotti a La Mesa è stato l’ospite d’onore ad una festa di compleanno a sorpresa data recentemente da un gruppo di 40 ospiti e tra i presenti per salutarlo c’era anche il rev. Dominick Lisciandrello. E’ evidente dunque che c’era un’amicizia tra i due. E in effetti i due si conoscevano da tempo e collaboravano, infatti in un articolo sul San Diego Union del 18 Maggio 1946 (foto a destra) viene detto che a La Mesa, durante un incontro serale presso l’abitazione del dottor Frank B. Gigliotti si è formata la Italian Evangelical Ministerial Association della California del Sud, e il reverendo D. Lisciandrello è stato eletto presidente, e Gigliotti segretario.
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Roberto Bracco in azione con i massoni Frank Gigliotti e Charles Fama

In un articolo scritto da Philip A. Megna dal titolo ‘Opposition in Italy’ apparso su The Pentecostal Evangel il 24 Maggio 1947, ma che è una corrispondenza dalla Sicilia del 9 Aprile 1947, si legge che a motivo della chiusura di alcuni locali di culto di Chiese Pentecostali, Gigliotti e Fama assieme ai pastori di Roma inoltrarono formale protesta alle autorità. Ecco cosa dice il Megna: ‘Perciò, assieme ai Dottori Gigliotti e Fama, e i pastori di Roma, abbiamo deciso di presentare una forte protesta ai funzionari contro questa ingiustizia di chiudere alcune delle nostre chiese Pentecostali’ (pag. 7 – vedi foto). E tra i pastori di Roma, c’era anche Roberto Bracco che era pastore della Chiesa Pentecostale. Facciamo presente che proprio in quel mese di Aprile del 1947 Gigliotti e Fama erano in Italia, e quindi …
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Sul Chicago Tribune c’è una conferma che Roberto Bracco fu coinvolto in questa azione intrapresa con i massoni Fama e Gigliotti. Infatti in un articolo del 9 Aprile 1947 dal titolo ‘Italy Ordered Church Closed, Sicilian Says’ il giornalista afferma che un certo John Alba, un evangelista americano di New York, arrivato in Italia nel 1946 per continuare un’opera missionaria, dopo aver organizzato la comunità pentecostale di Trapani, aprì un locale di culto a Borgo Annunziata il 25 Gennaio 1947. Il 23 Marzo però gli fu intimato per ordine del ministero dell’interno di chiudere il locale di culto. Quando Alba protestò contro quell’ordine, il capo della Polizia, un certo Larosa, gli consigliò di affrontare la faccenda direttamente con il ministero dell’interno, che Alba ‘fece attraverso la comunità Pentecostale di Roma, che portò la faccenda all’attenzione del dottor Charles Fama di New York e del reverendo Frank Gigliotti di La Mesa, California, che erano allora a Roma per fare delle indagini sulla distribuzione degli aiuti’ (pag. 17 – vedi foto).
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I massoni coinvolti negli aiuti alle Chiese delle Assemblee di Dio in Italia

Nel libro E Mi Sarete Testimoni di Francesco Toppi leggiamo quanto segue: ‘Un altro avvenimento significativo si verificò proprio nel 1945. Ci riferiamo alla costituzione del ‘Comitato evangelico per la distribuzione dei soccorsi in Italia’, proposto dall’ ‘Evangelical Committee for Relief in Italy’, che aveva lo scopo di provvedere all’equa distribuzione degli aiuti fra tutti i credenti di fede evangelica colpiti dalla catastrofe della guerra. Le comunità pentecostali furono anch’esse invitate ad inviare un proprio rappresentante. Per la prima volta il Movimento pentecostale veniva ufficialmente considerato parte integrante del mondo evangelico. Questo implicito riconoscimento da parte delle altre chiese ‘storiche’ spianò la strada ad un rapporto di azione unitaria per la libertà religiosa del nostro Paese’ (pag. 74 – vedi foto).
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E chi dirigeva l’Evangelical Committee for Relief in Italy? I massoni, infatti il presidente era il massone Charles Fama, che abbiamo visto era anche il presidente dell’American Committee for Religious Freedom in Italy (vedi l’articolo sul Daily Boston Globe del 3 Aprile 1947 che conferma ciò).
Anche Frank Gigliotti era un importante esponente dell’Evangelical Committee for Relief in Italy (Comitato Evangelico per il Soccorso in Italia), in quanto in un articolo del Christian Science Monitor viene detto che lui e Fama lo rappresentano e in un altro che ne sono membri (The Christian Science Monitor, 9 e 30 Aprile 1947).

L’articolo del Daily Boston Globe del 3 aprile 1947

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I due articoli tratti dal Christian Science Monitor del 9 e 30 Aprile 1947

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In un articolo del 13 Aprile 1947 apparso su L’Unità – edizione piemontese – dal titolo ‘Se non ci fossero i comunisti …., ma la verità è un’altra’ viene detto che in Italia ci sono due eminenti americani giunti ‘allo scopo di organizzare e controllare la distribuzione dei soccorsi americani nel nostro territorio. I dottori in filosofia e scienze sociali Charles Fama e Frank B. Gigliotti’ che vengono anche definiti ‘portavoce ufficiali della repubblica stellata’ (pag. 4 – vedi foto).

L’articolo apparso su L’Unità il 13 Aprile 1947 in cui si parla di Fama e Gigliotti

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E’ interessante notare che nell’articolo del Christian Science Monitor del 9 Aprile 1947, viene detto che un 80 per cento degli aiuti americani mandati in Italia sono di origine Protestante, e che Gigliotti e Fama hanno avvertito che rifiutando di concedere piena e incondizionata libertà ai Protestanti e agli Ebrei, l’Italia metterà in pericolo qualsiasi ulteriore aiuto proveniente dall’America (‘Protestants and Jews Press Religious Rights in Italy’, in The Christian Science Monitor, 9 Aprile 1947). Questo ovviamente mostra ancora una volta il potere che avevano Gigliotti e Fama.
Quindi a dirigere gli aiuti per le Chiese Evangeliche in Italia – comprese quelle delle Assemblee di Dio in Italia – c’erano i massoni Fama e Gigliotti. Nei quadri dirigenziali dell’Evangelical Committee for Relief in Italy c’era anche un altro massone, vale a dire il pastore presbiteriano P. J. Zaccara, che era membro della Loggia Garibaldi No. 542 di New York (di cui era membro anche Frank Gigliotti), e che era assieme a Charles Fama presidente dell’American Committee for Religious Freedom in Italy. Lo Zaccara verrà in Italia per organizzare la distribuzione degli aiuti alle Chiese. Sarà poi premiato dal Presidente della Repubblica Italiana per la sua opera umanitaria di assistenza in Italia durante e dopo la seconda guerra mondiale (cfr. Kenneth D. Miller & Ethel P. Miller, The People are the city, The Macmillan Company, New York 1962 pag. 186).

In un articolo del The Harlem Valley Times del 30 Novembre 1967 (vedi foto), viene detto di Patrick Zaccara – oltre che era un massone – che durante la seconda guerra mondiale fu fatto Presidente Nazionale del Comitato per il Soccorso in Italia (National Chairman of the Committee for Relief to Italy), e che mentre si trovava in Italia mise in piedi un Comitato per ricevere e distribuire tutti i beni mandati dall’America.
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A proposito di Patrick Zaccara e la sua opera assistenziale in Italia verso le Chiese Evangeliche durante e dopo la seconda guerra mondiale, va detto che egli assieme ad altri due delegati fu mandato in Italia nella primavera del 1945 con il sostegno del Consiglio Federale delle Chiese di Cristo in America e rappresentava il National Evangelical Committee for Relief in Italy, come si può vedere da questo articolo apparso il 29 Settembre 1945 sul The Herald Statesman.
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E chi era il presidente del Consiglio Federale delle Chiese di Cristo in America proprio in quei giorni? Il vescovo metodista G. Bromley Oxnam (1891-1963), che fu presidente del Federal Council of Churches dal 1944 al 1946, il quale era un massone a quel tempo del 32° grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato (cfr. William R. Denslow e Harry S. Truman, 10,000 Famous Freemasons from K to Z, Volume 3, pag. 299). Non c’è che dire dunque, la Massoneria americana ha avuto un ruolo di primo piano negli aiuti che durante e dopo la guerra sono arrivati qui in Italia dall’America, e di cui hanno beneficiato anche le Chiese Pentecostali delle neonate ADI.

Locandina del 1944 in cui il Comitato Nazionale Evangelico per il Soccorso in Italia invita a dare vestiti, coperte, lenzuola ed altre cose per gli Evangelici che erano rimasti vittime della guerra e quindi si trovavano nel bisogno. Tra i dirigenti c’erano i massoni Charles Fama (che nella locandina è A. Fama perchè talvolta si presentava anche come Charles A. Fama) Patrick Zaccara e Angelo Di Domenica (funzionari nazionali), e Francis J. Panetta (segretario), ma non escludiamo che ce ne fossero altri tra quelli menzionati. Notate anche Lisciandrello delle Assemblee di Dio che era tra i dirigenti nazionali

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In un articolo apparso sul New York Times il 21 Aprile 1960, dal titolo ‘L’Italia conferisce un’onorificenza ad un Massone’, viene detto: ‘Il reverendo dottore P. J. Zaccara, assistente direttore esecutivo della Mission Society di New York City, ieri ha ricevuto la medaglia e l’encomio che lo ha stabilito un Ufficiale dell’Ordine al Merito dell’Italia. Il Dottor Zaccara, che è anche Gran Cappellano dei Massoni dello Stato di New York, ha ricevuto il riconoscimento presso il Consolato Generale d’Italia, 690 Park Avenue. Il ministro Protestante è stato onorato per ‘il servizio meritorio nell’aiutare i bisognosi d’Italia e per avere aiutato in questa maniera a cementare le relazioni tra l’Italia e gli Stati Uniti’. Nella II Guerra Mondiale egli fu a capo del National Evangelical Committee for Relief to Italy’.
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Henry H. Ness e le sue frequentazioni massoniche

Henry H. Ness, il noto pastore delle Assemblee di Dio USA venuto in Italia nel dopoguerra per convincere le chiese Pentecostali a darsi una organizzazione (e difatti fu sotto la sua spinta e influenza che si costituirono le ADI), frequentava ambienti filo-massonici, infatti teneva discorsi presso i Kiwanis club, che assieme ai Rotary e Lions club sono dei club filo massonici in quanto promuovono i principi e gli ideali della massoneria, e difatti le logge massoniche reclutano massoni in mezzo a questi club come anche ci sono tanti massoni che entrano in questi club. Si consideri per esempio che il presidente del Kiwanis International nel 1955 fu Jackson A. Raney, che era un massone. Ecco due annunci da un giornale di Seattle, dove risiedeva Ness, che confermano ciò:

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Ma Ness frequentava anche ambienti massonici, infatti teneva dei discorsi anche nei Shrine club, che sono club appartenenti a Shriners International che si definisce una fraternità di Massoni, e difatti per farne parte bisogna essere almeno Maestri massoni (a quel tempo però per farne parte bisognava avere completato il Rito Scozzese o il Rito di York, e quindi i componenti erano tutti di altissimo grado nella Massoneria). Ecco un annuncio sul Seattle Daily Times che attesta ciò.
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Frank B. Gigliotti teneva discorsi in mezzo alle Assemblee di Dio USA

In questa locandina apparsa sul San Diego Union del 2 agosto 1947, quindi dopo il suo ritorno dall’Italia, viene annunciato che il 3 agosto, alle tre del pomeriggio parlerà Frank Gigliotti presso il Berean Tabernacle di San Diego, mentre la sera alle 7 e 30 parlerà il Sovrintendente delle Assemblee di Dio della California del Sud.
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In quest’altra locandina apparsa sul San Diego Union nel mese di Novembre, viene annunciato da parte della Prima Chiesa delle Assemblee di Dio che domenica sera parlerà Frank Gigliotti, e si raccomanda di non perderselo.
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In questa foto del 5 luglio 1950, Frank Gigliotti parla sulla libertà religiosa a circa 4000 persone, appartenenti alle Assemblee di Dio USA, durante il Campeggio di Salem in Oregon (The Fabulous Gigliotti, pag. 15).
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E’ evidente che qualcuno vedendo ciò si domandi se Frank Gigliotti fu fatto parlare anche in seno alle Assemblee di Dio in Italia. A questa domanda non possiamo dare una risposta certa, ma possiamo dire che non è per niente da escludere una cosa del genere, visto che nelle ADI alcuni anni fa hanno fatto parlare persino un prete da un pulpito per dare un saluto ai presenti in occasione della dedicazione di un locale di culto.
E poi ricordatevi che Frank Gigliotti aveva il titolo di ‘reverendo’, e quindi se si considera che lui in mezzo alle ADI si presentava come ‘un reverendo americano schierato a favore delle ADI per fargli avere la cosiddetta libertà religiosa’ ed aveva la raccomandazione di Gorietti e Bracco, non è proprio difficile immaginare che abbia parlato anche qui in Italia in seno a qualche chiesa. D’altronde, se Giorgio Spini, che stimava la massoneria – pur non essendo massone – fu fatto predicare in alcune comunità ADI, perchè non dobbiamo pensare che abbiano permesso di fare la stessa cosa anche al ‘favoloso’ Frank Gigliotti?

Dal mio libro ‘La Massoneria smascherata’ (pag. 505-523)

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