Bene ha detto l’apostolo Paolo: “La sapienza di questo mondo è pazzia presso Dio. Infatti è scritto: Egli prende i savî nella loro astuzia; e altrove: Il Signore conosce i pensieri dei savî, e sa che sono vani.” (1 Corinzi 3:19-20). Non si può quindi conoscere Dio tramite di essa! E’ dunque “piaciuto a Dio di salvare i credenti mediante la pazzia della predicazione. Poiché i Giudei chiedon de’ miracoli, e i Greci cercan sapienza; ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i Giudei è scandalo, e per i Gentili, pazzia; ma per quelli i quali son chiamati, tanto Giudei quanto Greci, predichiamo Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio; poiché la pazzia di Dio è più savia degli uomini, e la debolezza di Dio è più forte degli uomini.” (1 Corinzi 1:21-25). A Dio solo savio, per mezzo di Gesù Cristo, sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen.
Giacinto Butindaro
Pace,
Al versetto prima in 1Corinzi 3:18 si legge
Nessuno s’inganni. Se qualcuno tra di voi presume di essere un saggio in questo secolo, diventi pazzo per diventare saggio;
Si, pazzo agli occhi del mondo, ma saggio agli occhi di Dio, che come si legge in 1Corinzi 1:28-29 Dio ha scelto le cose ignobili del mondo e le cose disprezzate, anzi le cose che non sono, per ridurre al niente le cose che sono, perché nessuno si vanti di fronte a Dio.
Non v’è niente che l’uomo possa conoscere che non gli sia dato da Dio (atti 17:25), quindi teniamo sempre presente questo perché LA PAROLA DI DIO ci fa conoscere che vi è diversità di doni, ma vi è un medesimo Spirito. Vi è diversità di ministeri, ma non v’è che un medesimo Signore. Vi è varietà di operazioni, ma non vi è che un medesimo Dio, il quale opera tutte le cose in tutti.
Ora a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene comune. Infatti, a uno è data, mediante lo Spirito, parola di sapienza; a un altro parola di conoscenza, secondo il medesimo Spirito; a un altro, fede, mediante il medesimo Spirito; a un altro, doni di guarigione, per mezzo del medesimo Spirito; a un altro, potenza di operare miracoli; a un altro, profezia; a un altro, il discernimento degli spiriti; a un altro, diversità di lingue e a un altro, l’interpretazione delle lingue; ma tutte queste cose le opera quell’unico e medesimo Spirito, distribuendo i doni a ciascuno in particolare come vuole (1Corinzi 12:4-11).
E l’apostolo Paolo lo ribadisce tutto questo Dio lo opera per il bene comune, non perché qualcuno se ne vanti, ma per il perfezionamento dei santi come si legge in
Efesini 4:11-13 È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi in vista dell’opera del ministero e dell’edificazione del corpo di Cristo, fino a che tutti giungiamo all’unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all’altezza della statura perfetta di Cristo;
A LUI, a DIO PADRE quindi va tutta la nostra riconoscenza e il nostro rendimento di grazie, perché ci da LA VITTORIA (1Corinzi 15:56-58) per mezzo di GESÙ CRISTO il SUO FIGLIOLO E IL NOSTRO SIGNORE, LUI CHE È RISURREZIONE E VITA.