Dio disse queste parole tramite il profeta Geremia: “Così parla l’Eterno, che ha dato il sole come luce del giorno, e le leggi alla luna e alle stelle perché sian luce alla notte; che solleva il mare sì che ne muggon le onde; colui che ha nome: l’Eterno degli eserciti. Se quelle leggi vengono a mancare dinanzi a me, dice l’Eterno, allora anche la progenie d’Israele cesserà d’essere in perpetuo una nazione nel mio cospetto. Così parla l’Eterno: Se i cieli di sopra possono esser misurati, e le fondamenta della terra di sotto, scandagliate, allora anch’io rigetterò tutta la progenie d’Israele per tutto quello ch’essi hanno fatto, dice l’Eterno” (Geremia 31:35-37). Considerate che Dio le disse in un periodo della storia di Israele in cui il popolo si era dato al male, gettandosi la legge dietro le spalle, e rifiutava di ascoltare i profeti che lo scongiuravano a convertirsi dalle sue vie malvagie. Eppure Dio non cancellò il suo popolo dalla faccia della terra, ma lo lasciò sussistere. Lo punì, ma non lo rigettò. Come era d’altronde già accaduto nel deserto durante il viaggio verso la terra di Canaan: Dio punì gli Ebrei per i loro peccati ma non li cancellò dalla faccia della terra.
Secoli dopo, l’apostolo Paolo dirà: “Io dico dunque: Iddio ha egli reietto il suo popolo? Così non sia; perché anch’io sono Israelita, della progenie d’Abramo, della tribù di Beniamino. Iddio non ha reietto il suo popolo, che ha preconosciuto. Non sapete voi quel che la Scrittura dice, nella storia d’Elia? Com’egli ricorre a Dio contro Israele, dicendo: Signore, hanno ucciso i tuoi profeti, hanno demoliti i tuoi altari, e io son rimasto solo, e cercano la mia vita? Ma che gli rispose la voce divina? Mi son riserbato settemila uomini, che non han piegato il ginocchio davanti a Baal. E così anche nel tempo presente, v’è un residuo secondo l’elezione della grazia” (Romani 11:1-5).
Dunque, come Dio non rigettò il popolo che aveva preconosciuto ai giorni dei profeti, così non lo ha rigettato neppure ai giorni degli apostoli, dopo che i Giudei uccisero il Signore Gesù Cristo. E questo è valido ancora oggi, in quanto ancora oggi c’è un residuo di Ebrei eletto secondo la grazia. Dio mantiene le sue promesse, che sono fedeli e veraci.
E tutto questo in vista del giorno in cui tutto Israele sarà salvato, come dice Paolo ai santi di Roma: “Perché, fratelli, non voglio che ignoriate questo mistero, affinché non siate presuntuosi; che cioè, un induramento parziale s’è prodotto in Israele, finché sia entrata la pienezza dei Gentili; e così tutto Israele sarà salvato, secondo che è scritto: Il liberatore verrà da Sion; Egli allontanerà da Giacobbe l’empietà; e questo sarà il mio patto con loro, quand’io torrò via i loro peccati” (Romani 11:25-27).
Il popolo d’Israele è destinato dunque a sussistere sulla faccia della terra, e non c’è disegno umano di cancellarlo dalla faccia della terra che potrà mai adempiersi perché Dio impedirà che una simile cosa accada. Dio ha parlato, e vigila sulla sua parola per mandarla ad effetto, per cui il suo piano verso Israele sussisterà. Per certo Dio continuerà a giudicare gli Ebrei punendoli per le loro iniquità, per certo continuerà a indurare la maggior parte degli Ebrei, per certo continuerà a fare scendere nelle fiamme dell’inferno le anime degli Ebrei che muoiono nei loro peccati, ma nessuno potrà cancellare gli Ebrei dalla faccia della terra perché ci sarà sempre un residuo eletto secondo la grazia, e poi perché Dio ha stabilito un giorno in cui tutto Israele sarà salvato, e questo avverrà quando sarà entrata la pienezza dei Gentili.
A Dio sia la gloria nella Chiesa e in Cristo Gesù ora e in eterno. Amen
Secoli dopo, l’apostolo Paolo dirà: “Io dico dunque: Iddio ha egli reietto il suo popolo? Così non sia; perché anch’io sono Israelita, della progenie d’Abramo, della tribù di Beniamino. Iddio non ha reietto il suo popolo, che ha preconosciuto. Non sapete voi quel che la Scrittura dice, nella storia d’Elia? Com’egli ricorre a Dio contro Israele, dicendo: Signore, hanno ucciso i tuoi profeti, hanno demoliti i tuoi altari, e io son rimasto solo, e cercano la mia vita? Ma che gli rispose la voce divina? Mi son riserbato settemila uomini, che non han piegato il ginocchio davanti a Baal. E così anche nel tempo presente, v’è un residuo secondo l’elezione della grazia” (Romani 11:1-5).
Dunque, come Dio non rigettò il popolo che aveva preconosciuto ai giorni dei profeti, così non lo ha rigettato neppure ai giorni degli apostoli, dopo che i Giudei uccisero il Signore Gesù Cristo. E questo è valido ancora oggi, in quanto ancora oggi c’è un residuo di Ebrei eletto secondo la grazia. Dio mantiene le sue promesse, che sono fedeli e veraci.
E tutto questo in vista del giorno in cui tutto Israele sarà salvato, come dice Paolo ai santi di Roma: “Perché, fratelli, non voglio che ignoriate questo mistero, affinché non siate presuntuosi; che cioè, un induramento parziale s’è prodotto in Israele, finché sia entrata la pienezza dei Gentili; e così tutto Israele sarà salvato, secondo che è scritto: Il liberatore verrà da Sion; Egli allontanerà da Giacobbe l’empietà; e questo sarà il mio patto con loro, quand’io torrò via i loro peccati” (Romani 11:25-27).
Il popolo d’Israele è destinato dunque a sussistere sulla faccia della terra, e non c’è disegno umano di cancellarlo dalla faccia della terra che potrà mai adempiersi perché Dio impedirà che una simile cosa accada. Dio ha parlato, e vigila sulla sua parola per mandarla ad effetto, per cui il suo piano verso Israele sussisterà. Per certo Dio continuerà a giudicare gli Ebrei punendoli per le loro iniquità, per certo continuerà a indurare la maggior parte degli Ebrei, per certo continuerà a fare scendere nelle fiamme dell’inferno le anime degli Ebrei che muoiono nei loro peccati, ma nessuno potrà cancellare gli Ebrei dalla faccia della terra perché ci sarà sempre un residuo eletto secondo la grazia, e poi perché Dio ha stabilito un giorno in cui tutto Israele sarà salvato, e questo avverrà quando sarà entrata la pienezza dei Gentili.
A Dio sia la gloria nella Chiesa e in Cristo Gesù ora e in eterno. Amen
Giacinto Butindaro