
Io credo che Dio nelle varie nazioni spinga alcuni in mezzo alla Sua Chiesa a studiare il greco e l’ebraico per compiere l’opera di traduzione degli Scritti Sacri dalle lingue originali. E’ doveroso dunque avere rispetto per costoro che hanno a cuore la corretta traduzione degli Scritti Sacri, perché la loro opera è utile alla Chiesa. Naturalmente, il nostro desiderio è che avendo a cuore la corretta traduzione delle Scritture, abbiano anche a cuore di ritenere il Vangelo e la dottrina degli apostoli così come ci sono stati trasmessi. E’ chiaro però che se uno studioso della lingua greca e di quella ebraica dovesse mettersi a predicare un altro Vangelo e una dottrina diversa, allora dovremmo guardarci da lui, e ritenere soltanto le sue corrette traduzioni, una volta accertato che siano corrette. Prendete per esempio Diodati e Luzzi: accettiamo la loro traduzione biblica – quando è corretta – ma rigettiamo le loro false dottrine. Comunque bisogna riconoscere che la loro opera di traduzione nel suo insieme è stata utile alla Chiesa.
Giacinto Butindaro