Il massone valdese Giovanni Luzzi rigettava l’Evangelo

Giovanni Luzzi (1856-1948), già professore alla Facoltà Teologica valdese di Roma e conosciuto da noi come colui che ha diretto la commissione stabilita per compiere la revisione della versione Diodati (conosciuta come la Riveduta), il quale era anche massone, rigettava l’Evangelo, in quanto negava la resurrezione dei morti. Egli infatti insegnava che quando l’uomo muore, in quel preciso momento risorge!

Ecco cosa disse: «I risorti poi ‘sono simili agli angeli’ perché hanno un corpo creato immediatamente dalla onnipotenza di Dio. E qui viene San Paolo a chiarire bene le cose; a scartare, cioè, la dottrina materialistica della risurrezione della carne e ad insegnare che i risorti sono provvisti di un organismo adattato alle nuove condizioni della loro vita; di un ‘organismo spirituale’, ben diverso dal corpo di prima che, separato dal suo principio vivificatore, torna per sempre alla terra donde fu tratto. Quando avverrà la risurrezione? Nell’insegnamento di Gesù non c’è traccia dell’idea di una risurrezione simultanea della umanità, che debba avere luogo qui sulla terra, in qualche giorno lontano. Che questa idea fosse anzi addirittura estranea alla mente di Gesù è provato dal fatto ch’egli non distingueva neppure fra ‘risuscitare’ e ‘continuare a vivere’. I passati di là dalla tomba, per lui, erano tutti risorti. ‘Che i morti risuscitino, anche Mosè lo ha dichiarato … quando chiama il Signore l’Iddio d’Abrahamo, l’Iddio d’Isacco e l’Iddio di Giacobbe. Or egli non è un Dio di morti, ma di viventi; poiché, per lui, vivono tutti’. I patriarchi, dunque, quando Mosè diceva coteste parole, erano risuscitati, poiché Gesù li cita come prova della risurrezione, confutando i Sadducei che la negavano. (…) La risurrezione è dunque un fatto universale, perché tutti risorgeranno; ma, al tempo stesso, è un fatto che avviene per ogni individuo, all’atto della sua morte. La morte non è che una crisi; l’uomo, in uno stesso momento, muore e risorge». (Giovanni Luzzi, La religione cristiana secondo la sua fonte originaria, Roma 1939, pag. 357, 359).

Ancora oggi TANTI EVANGELICI, compresi PENTECOSTALI, sostengono la stessa eresia distruttiva insegnata da Luzzi! Vi esorto quindi a mettere alla prova tutti coloro che si definiscono Cristiani, perché molti non credono che Gesù Cristo è risuscitato (CORPORALMENTE) dai morti il terzo giorno – e quindi rigettano l’Evangelo, cioè la Buona Novella che Gesù è il Cristo, che è morto per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu seppellito; che risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture; e che apparve ai testimoni ch’erano prima stati scelti da Dio (cfr. Atti 10:38-41; 15:7; 1 Corinzi 15:1-11) – e di conseguenza non credono neppure che i morti i Cristo risusciteranno (CORPORALMENTE) quando Gesù apparirà.Questi negano che Gesù è il Cristo, ma sono in mezzo alle Chiese, sono dietro i pulpiti, dietro le cattedre delle scuole bibliche, ma non sono dei nostri.

Costoro sono degli anticristi, sono nemici di Dio, sono sulla via della perdizione.

Chi ha orecchi da udire, oda.

Giacinto Butindaro

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