MASSIMA ATTENZIONE! Ecco come il gesuita Jorge Mario Bergoglio, il capo della Chiesa Cattolica Romana, annulla la grazia di Dio!

Nel corso di una udienza generale tenuta nel Settembre 2021, il gesuita Jorge Mario Bergoglio, il capo della Chiesa Cattolica Romana, ha trasmesso un insegnamento sulla giustificazione, che è di fondamentale importanza per capire in che maniera la Chiesa papista di soppiatto o astutamente annulla la grazia di Dio, benché parli della grazia di Dio. In questo suo discorso infatti – come viene riportato sul sito di famigliacristiana.it – ad un certo punto Bergoglio, commentando alcune parole di Giacomo, espone l’insegnamento papista che annulla la grazia di Dio. Leggo sul sito famigliacristiana.it: «Papa Francesco ricorda anche l’insegnamento dell’apostolo Giacomo, il quale scrive: «L’uomo è giustificato per le opere e non soltanto per la fede. Infatti come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta». Questo significa che «la giustificazione, se non fiorisce con le opere nostre sarà lì, sotto terra, come morta. Dobbiamo integrarla con le nostre opere» (https://www.famigliacristiana.it/articolo/il-papa-siamo-giustificati-per-grazia-ma-servono-anche-le-opere.aspx). Avete notato? Bergoglio dice che la giustificazione ricevuta da Dio per grazia mediante la fede, non fiorirà senza le opere nostre «sarà lì, sotto terra, come morta», per cui sono le opere buone che danno vita alla giustificazione! Ecco perché, secondo la chiesa papista, la giustizia conseguita per mezzo della fede va integrata con le opere buone, infatti leggiamo: «Dobbiamo integrarla con le nostre opere». Cosa significa integrare? Significa «completare, rendere intero o perfetto, supplendo a ciò che manca o aggiungendo quanto è utile e necessario per una maggiore validità, efficienza, funzionalità» (https://www.treccani.it/vocabolario/integrare/). Quindi la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede, è incompleta senza le opere buone, è come se fosse morta! In questa maniera, Bergoglio rigetta la Parola di Dio che dice: “Il giusto vivrà per la sua fede” (Habacuc 2:4), perché sostiene l’eresia di perdizione che «il giusto vivrà per la sua fede e per le sue opere», che annulla la grazia di Dio. Infatti se la giustificazione si ottiene sia per la fede che per le opere, la grazia è annullata. Come dice Paolo, “se è per grazia, non è più per opere; altrimenti, grazia non è più grazia” (Romani 11:6).
Come vi ho detto altre volte, è un punto questo di fondamentale importanza, perché la grazia viene annullata dai nemici della grazia proprio usando le savie e giuste parole del nostro fratello Giacomo sul valore delle opere buone che compiamo, parole che nel mio trattato «Per grazia» (http://imieiscritti.lanuovavia.org/libro-per-grazia.pdf) vi ho spiegato accuratamente.
Ma come vi ho detto prima, la Chiesa papista annulla la grazia di Dio benché parli della grazia di Dio! Infatti ecco alcune parole sulla grazia presenti in questo discorso di Bergoglio:
«Paolo insiste sul fatto che la giustificazione viene dalla fede in Cristo. “Padre io sono giusto perché compio tutti i comandamenti”. Sì, ma non ti viene da lì la giustificazione, ma dal fatto che qualcuno ti ha fatto giusto. Chi ti ha fatto giusto? Gesù Cristo».
«[la giustificazione] avviene per grazia. Solo per grazia, noi siamo stati giustificati solo per grazia. Io non posso andare dal giudice, pagare e avere la giustificazione? No, non si può, ha già pagato uno per tutti. La giustificazione avviene per grazia».
«Noi siamo stati salvati per pura grazia, non per i nostri meriti. E questo ci dà una fiducia grande. Siamo peccatori, sì, ma andiamo con questa grazia di Dio che ci perdona. Siamo già giustificati, ma viene a perdonarci di nuovo».
Avete notato? Non parla anche Bergoglio della grazia? Non dice forse che siamo stati giustificati solo per grazia? Non dice forse che la giustificazione avviene per grazia? Non dice forse che siamo stati salvati per pura grazia, e non per i nostri meriti? Non dice forse che siamo già giustificati? Eppure, di soppiatto in questo discorso inserisce una piccola frase sulla giustificazione che è sufficiente ad annullare la grazia di Dio, che è la seguente: «la giustificazione, se non fiorisce con le opere nostre sarà lì, sotto terra, come morta».
E questo è quello che fanno anche dei sedicenti Cristiani Evangelici, la stessa ed identica cosa, e lo fanno esattamente nella stessa maniera in cui lo fa il gesuita Bergoglio, ossia prendendo le seguenti parole di Giacomo: “Voi vedete che l’uomo è giustificato per opere, e non per fede soltanto” (Giacomo 2:24), ed anche queste: “come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta” (Giacomo 2:26). L’unica differenza tra il gesuita Bergoglio e questi altri «gesuiti» travestiti da Cristiani Evangelici, è che mentre Bergoglio lo dice chiaramente che «la giustificazione, se non fiorisce con le opere nostre sarà lì, sotto terra, come morta», questi altri «gesuiti» si limitano a insistere nel dire che “la fede senza le opere è morta”, cosa giusta naturalmente, ma queste parole di Giacomo nella loro testa e nel loro cuore hanno proprio il significato che gli dà Bergoglio, e cioè che la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede, senza le opere buone è come morta! E questo uno lo capisce bene quando cade nelle loro grinfie! Ma l’apostolo Paolo chiama la giustificazione che abbiamo ricevuto per fede “la giustificazione che dà vita” (Romani 5:18), per cui “quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia, regneranno nella vita per mezzo di quell’uno che è Gesù Cristo” (Romani 5:17). La giustificazione dà sempre vita a coloro che sono giustificati: non dà vita soltanto quando uno crede, ma anche dopo che ha creduto, fino a che ha la fede. Dice l’apostolo infatti che “lo spirito è vita a cagion della giustizia” (Romani 8:10).
Per questo vi ripeto per l’ennesima volta, non credete a questi «gesuiti» travestiti da Cristiani Evangelici quando vi dicono che credono nella salvezza per grazia e nella giustificazione per grazia, perché questi sono astuti ed hanno lo stesso insegnamento della Chiesa papista! Sono dei bugiardi, sono persone che fanno uso della menzogna e della finzione, esattamente come hanno fatto i gesuiti nel corso dei secoli!
La Chiesa papista e questi sedicenti Evangelici che insegnano la stessa cosa della Chiesa papista, errano grandemente, perché la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede, è perfetta, assolutamente perfetta, perché appunto viene da Dio, e quindi non ha bisogno di essere integrata o completata o resa perfetta dalle nostre opere buone per dare vita a colui che l’ha conseguita. La nostra giustizia quindi non va a completare o a completare o a rendere perfetta la giustizia di Dio, come se senza le nostre opere buone la giustizia di Dio fosse morta! Quando infatti parliamo della giustificazione, dobbiamo sempre tenere a mente che stiamo parlando della giustizia di Dio o che viene da Dio, che Dio imputa senza opere a chi crede in Lui (cfr. Romani 4:6), per cui è folle pensare che essa vada integrata o completata da opere umane! Sarebbe come dire che l’opera di Dio è imperfetta, e va integrata da opere umane! Chi insegna ciò che insegna Bergoglio è ancora sotto il peccato, è sulla via della perdizione, e vuole sedurvi.
Se fosse come dice Bergoglio, il ladrone sulla croce non avrebbe potuto entrare in paradiso, perché ebbe la fede, ma non ebbe opere buone (elemosine, etc.), che egli non ebbe l’opportunità di compiere! La sua giustificazione rimase là, come morta, perché non fu integrata da opere buone!!! Ma egli invece potè entrare in quel giorno in paradiso perché “il giusto vivrà per la sua fede” (Habacuc 2:4).
Fratelli, continuate a fare le opere buone, “le quali Iddio ha innanzi preparate affinché le pratichiamo” (Efesini 2:10), siate zelanti nelle opere, ma ricordatevi che esse non completano, non integrano, non rendono completa, la giustizia che viene dalla fede, perché essa E’ PERFETTA, in quanto è “quella che si ha mediante la fede in Cristo; la giustizia che vien da Dio, basata sulla fede” (Filippesi 3:9), giustizia che è rivelata nell’Evangelo, che è la Buona Novella che Gesù di Nazareth è il Cristo, che è morto per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu seppellito; che risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture; e che apparve ai testimoni ch’erano prima stati scelti da Dio (cfr. 1 Corinzi 15:3-5; Atti 10:41).
Concludo quindi, fratelli, dicendovi di rimanere attaccati alla parola: “Il giusto vivrà per la sua fede” (Habacuc 2:4), e di rigettare qualsiasi ragionamento o insegnamento che di fatto porta a professare l’eresia distruttiva: «Il giusto vivrà per la sua fede e per le sue opere buone», perché questa eresia porta allo scadimento dalla grazia.
Levatevi in favore della giustificazione per fede, lottate strenuamente per essa, perché essa è sotto attacco, e guardatevi soprattutto dai «gesuiti evangelici» che con sofismi vari l’annullano, come fa la Chiesa papista.
Chi ha orecchi da udire, oda!

Giacinto Butindaro

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1 risposta a MASSIMA ATTENZIONE! Ecco come il gesuita Jorge Mario Bergoglio, il capo della Chiesa Cattolica Romana, annulla la grazia di Dio!

  1. Massimo Samadello scrive:

    Giacinto, permettimi una considerazione : il ladrone inchiodato alla croce al fianco di Gesù, non fu forse salvato in forza alla Parola che attesta : “Farò grazia a chi vorrò far grazia” e proprio perchè Gesù vide che nel suo cuore c’era stato un vero pentimento per i suoi molti reati / peccati, tanto che riteneva fosse meritoria quella condanna a morte, mentre ben sapeva che Gesù era innocente ed a Lui ha affidato la sua anima, avendo creduto in Lui. Il ladrone, proprio perchè inchiodato alla croce e prossimo a morire, certamente non poteva più compiere opera alcuna.
    Ma credo che questa non sia e non deve essere l’eccezione che fa la regola, come si suol dire! Altrimenti farà veramente comodo a certuni che già ho sentito dire : “Beh, se è così, allora perchè darsi tanta pena! Intanto mi diverto e mi godo la vita, ci penserò poi… quando sarò vecchio e vicino alla morte, chiederò perdono al Signore, mi pentirò e bell’è che fatta! Certo Dio non si può beffare e può anche verificarsi il caso di quello di cui è scritto in Luca 12:16-21 ma nel frattempo non c’è ravvedimento e come si dice : ” intanto l’uomo campa!” e di questi ce ne sono veramente tanti!
    Mi sbaglio forse?

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