Intervista fattami dal conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani

Il 23 Febbraio 2023 verso le 18 mi ha chiamato il conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani del programma La Zanzara, che va in onda su Radio 24, e mi ha posto alcune domande a cui ho risposto. Ecco le parti dell’intervista che hanno mandato in onda il 3 Marzo 2023 (perché alcune parti come al solito le hanno tagliate). Ringrazio Dio che ho potuto anche questa volta trasmettere la Parola di Dio a tante anime in ascolto di questa trasmissione radiofonica.

Giacinto Butindaro

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Vi predico la verità del Vangelo – Predicazione del 3 Marzo 2023

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Coloro che fingono di credere nell’Evangelo: una gravissima piaga e un grossissimo pericolo per la Chiesa!

Devo parlarvi, fratelli, di coloro che in mezzo alla Chiesa fingono di credere nell’Evangelo, o in Gesù Cristo. Voi sapete che Dio mi ha dato la grazia di smascherare la Massoneria, smascheramento che fino ad ora (sono passati ormai circa dieci anni da quando pubblicai il mio libro contro la Massoneria) ha prodotto tantissimi buoni frutti nella Chiesa. Ma c’è un aspetto di questo smascheramento che ho voluto approfondire nel tempo e che sto ancora studiando, che è la finzione nella quale vivono i masso-evangelici (a prescindere che abbiano o meno il grembiule), che io ritengo di una importanza capitale.

Cosa significa fingere? Ecco cosa leggiamo in un vocabolario: «Simulare, far credere ciò che non è: f. di lavorare, di stare a sentire; fingeva di dormire; finse di non conoscerlo; f. la pazzia, un attacco epilettico; rifl. (col compl. predicativo dell’oggetto), farsi credere: fingersi malato, fingersi pazzo. Usato assol., dare a vedere il contrario di ciò che si sente o che si ha nel cuore: pare contento, ma finge; è costretto a f. davanti agli altri; ha l’arte di f.; f. è a tutt’oggi l’unico segno di sicura civiltà degli umili (Aldo Busi); non sa f., di persona schietta» (https://www.treccani.it/vocabolario/fingere/). Dunque coloro che fingono di essere credenti nell’Evangelo, simulano di credere nell’Evangelo, perché loro in effetti non ci credono: fanno finta di crederci! E i massoni che sono presenti nelle Chiese sono tra coloro che fingono di credere nell’Evangelo, perché i massoni sostengono che «non esiste la verità assoluta». I discorsi, i ragionamenti, i pensieri dei massoni, si basano tutti su questa asserzione, e cioè che non esiste la verità assoluta, per cui neppure l’Evangelo è la verità assoluta!

Perché i massoni fanno finta di credere nell’Evangelo? Ovvio, lo avete capito, per potersi muovere liberamente e indisturbati in mezzo alla Chiesa. Sono obbligati a fingere, non hanno alternativa! Se infatti dicessero apertamente: «Non credo che l’Evangelo sia la verità assoluta!» si smaschererebbero da soli con la loro bocca e verrebbero subito messi alla porta o comunque verrebbero tenuti a debita distanza; e allora sono costretti a dire con la loro bocca: «Certo che credo nell’Evangelo: sono Evangelico!», ma loro in realtà non credono nell’Evangelo. D’altronde, nel mondo di persone che fingono di credere in qualcosa o in qualcuno ce ne sono tantissime, per cui non dobbiamo assolutamente sorprenderci di scoprire che anche nelle Chiese Evangeliche o che si professano Cristiane ci sono tanti che fingono di credere nell’Evangelo per motivi interessati.

Quando è allora che si scopre che essi fingono di credere nell’Evangelo? Quando fanno delle dichiarazioni che annullano l’Evangelo! Prendiamo per esempio il famoso predicatore americano Billy Graham, che era massone. Lui affermava di credere nell’Evangelo, e nelle sue predicazioni dava l’impressione di crederci, perché parlava di Gesù, della sua morte e della sua resurrezione, ma nella realtà non ci credeva: lui fingeva di crederci, perché era un massone, peraltro di alto grado! Come possiamo dire che fingeva di crederci? Perché nel contempo faceva delle dichiarazioni contro l’Evangelo. Eccone alcune con la relativa confutazione.

– Si può essere salvati senza conoscere Cristo

In una intervista rilasciata a Robert Schuller nel 1997, Billy Graham affermò che si può essere salvati senza conoscere Cristo. Ecco le sue parole: ‘Io penso che tutti coloro che amano Cristo o conoscono Cristo, a prescindere che essi siano consapevoli di ciò o non siano consapevoli, essi sono membri del corpo di Cristo … quando egli [Giacomo] disse che il piano di Dio per questa era è trarre un popolo per il suo nome. E questo è quello che Dio sta facendo oggi: Egli sta chiamando persone fuori dal mondo per il Suo nome, sia che essi vengono dal mondo mussulmano, o dal mondo Buddista, o dal mondo Cristiano, o dal mondo dei non credenti, essi sono membri del Corpo di Cristo, perché essi sono stati chiamati da Dio. Essi possono anche non conoscere il nome di Gesù, ma essi sanno nel loro cuore che essi hanno bisogno di qualcosa che non hanno ed essi si volgono alla sola luce che hanno, e io credo che essi sono salvati e che essi saranno con noi in paradiso’ (Fonte: http://www.youtube.com/watch?v=KMHP0oOwTKM).

La Scrittura dice invece: “Io son la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Giovanni 14:6). Chi non conosce Gesù quindi non conosce Dio; chi non crede che Gesù è il Cristo non sarà salvato ma sarà condannato (cfr. Marco 16:16).

– I pagani delle nazioni lontane non hanno bisogno di credere in Cristo per essere salvati

Billy Graham disse: «Io credevo che i pagani nelle nazioni lontane erano perduti – che andavano all’inferno – se non gli veniva predicato il Vangelo di Gesù Cristo. Non credo più a questo …. Io credo che ci sono altri modi per riconoscere l’esistenza di Dio – attraverso la natura, per esempio – e molte altre opportunità, quindi, di dire ‘sì’ a Dio» (“I used to believe that pagans in far-off countries were lost — were going to hell — if they did not have the Gospel of Jesus Christ preached to them. I no longer believe that. … I believe that there are other ways of recognizing the existence of God—through nature, for instance—and plenty of other opportunities, therefore, of saying ‘yes’ to God.” – “I Can’t Play God Anymore” interview with James M. Beam, McCall’s Magazine, January 1978, pp. 154-158).

Gesù Cristo ha comandato ai suoi apostoli: “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura” (Marco 16:15), perché l’Evangelo “è potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente; del Giudeo prima e poi del Greco; poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede, secondo che è scritto: Ma il giusto vivrà per fede” (Romani 1:16-17). Per cui gli uomini “come crederanno in colui del quale non hanno udito parlare?” (Romani 10:14). Gli increduli dunque muoiono nei loro peccati andandosene all’inferno (cfr. Marco 16:16) e poi nel giorno del giudizio saranno gettati nello stagno ardente di fuoco e di zolfo (cfr. Apocalisse 21:8).

– Non posso dire se coloro che non credono in Gesù Cristo saranno condannati

Durante una intervista il giornalista Larry King chiese a Billy Graham: «Che cosa pensi di coloro come gli Ebrei, e i Mussulmani, che non credono in Gesù Cristo?» (il giornalista voleva praticamente sapere: Sono perduti o salvati? Vanno in paradiso o all’inferno?) E Graham rispose così: «Questo è nelle mani di Dio. Io non posso essere il loro giudice?» Allora il giornalista gli domandò: «Allora tu non li giudichi?» e Graham rispose: «No, non li giudico .. io non dico voi andrete all’inferno!». (https://youtu.be/UAmBUHQUDMc).

Gesù disse ai Giudei: “Perciò v’ho detto che morrete ne’ vostri peccati; perché se non credete che sono io (il Cristo), morrete nei vostri peccati” (Giovanni 8:24), e quando mandò gli apostoli a predicare il Vangelo per tutto il mondo disse loro: “Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato” (Marco 16:16). Gli increduli dunque vanno all’inferno quando muoiono, e nel giorno del giudizio saranno gettati nello stagno ardente di fuoco e di zolfo.

– Alcuni nascono Cristiani e non hanno bisogno di nascere di nuovo

Nel libro ‘Decision Points’ dell’ex presidente americano George W. Bush, che è uscito nel novembre del 2010, l’ex presidente descrive un incontro avuto con il predicatore Billy Graham durante il quale Graham ha detto alla famiglia di Bush che alcune persone semplicemente ‘nascono Cristiane’ mentre altre hanno bisogno di una ‘esperienza della nuova nascita’. Durante l’estate del 1985, George H. W. Bush (il padre di Bush) invitò il famoso predicatore nella sua casa di Kennebunkport, nel Maine. Una sera, dopo cena, circa 30 membri della famiglia di Bush si radunarono per porre delle domande a Graham. Bush padre domandò a Graham: ‘Billy, alcune persone dicono che tu devi avere una esperienza di nuova nascita per andare in cielo. Ecco Mamma [la nonna di Bush figlio), la persona più religiosa e più gentile che io conosca, eppure lei non ha avuto nessuna esperienza di nuova nascita. Andrà in cielo?’ La risposta di Billy Graham fu questa: ‘George, alcuni di noi hanno bisogno di una esperienza di nuova nascita per comprendere Dio, e alcuni di noi nascono Cristiani. Sembra che tua mamma sia semplicemente nata una Cristiana‘ (Decision Points, p. 31).

Gesù ha detto che la nuova nascita è indispensabile per entrare nel regno di Dio: “In verità, in verità io ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio” (Giovanni 3:5). Non esistono persone che non hanno bisogno di nascere di nuovo per entrare in paradiso. E si nasce da Dio credendo nella Buona Novella che Gesù è il Cristo (cfr. 1 Giovanni 5:1).

– I Cattolici Romani che adorano e servono gli idoli vanno in paradiso

Billy Graham, il 2 Aprile 2005 durante l’edizione del programma Larry King Live sulla CNN alla domanda del giornalista King se secondo lui Giovanni Paolo II (che noi sappiamo che era un noto idolatra) fosse con Dio, rispose che era più certo della salvezza del ‘papa’ che della sua propria salvezza, e poi aggiunse: ‘Io penso che egli sia con il Signore, perché egli credette. Egli credette nella Croce. …. egli era un forte credente.’ La trascrizione in inglese della domanda e della risposta è questa: KING: There is no question in your mind that he is with God now? GRAHAM: Oh, no. There may be a question about my own, but I don’t think Cardinal Wojtyla, or the Pope — I think he’s with the Lord, because he believed. He believed in the Cross. That was his focus throughout his ministry, the Cross, no matter if you were talking to him from personal issue or an ethical problem, he felt that there was the answer to all of our problems, the cross and the resurrection. And he was a strong believer. (http://www.cbn.com/spirituallife/biblestudyandtheology/perspectives/ans_popegrahamcaviezel.aspx?mobile=false). Quindi per Billy Graham gli idolatri vanno in cielo, il che va contro la Parola di Dio che dice che gli idolatri non erediteranno il Regno di Dio (cfr. 1 Corinzi 6:9-10). E non solo gli idolatri, ma anche gli increduli, perchè noi sappiamo che i Cattolici Romani non credono nel Vangelo.

– Maometto rispettava grandemente Gesù

Billy Graham durante un’intervista affermò: «E io penso che l’Islam viene anche frainteso, perché Maometto aveva un grande rispetto per Gesù, e chiamò Gesù il più grande dei profeti all’infuori di lui [Maometto]. E io penso che noi siamo più vicini all’Islam di quanto pensiamo realmente di essere» (And I think Islam is misunderstood too, because Mohammed had a great respect for Jesus, and he called Jesus the greatest of the prophets except himself. And I think that we’re closer to Islam than we really think we are. – https://www.facebook.com/giacinto.butindaro/videos/10205299602265464/). Avete capito quindi? Secondo Billy Graham, Maometto che rigettava Gesù Cristo come il Figlio di Dio morto sulla croce per i nostri peccati e risuscitato il terzo giorno a cagione della nostra giustificazione; e che considerava Gesù inferiore a lui; aveva un grande rispetto per Gesù!!! Non solo, secondo Billy Graham, noi Cristiani siamo più vicini all’Islam di quanto possiamo pensare!!! Dunque i Mussulmani che rigettano Gesù Cristo, la sua morte espiatoria e la sua resurrezione, e lo considerano inferiore a Maometto, hanno un grande rispetto verso di Lui! E’ un parlare da discepoli di Gesù Cristo questo? No, è un parlare da massoni, e quindi da gente che serve il diavolo.

Cosa apprendiamo dall’esempio di Billy Graham? Che i masso-evangelici sono doppi in parole: fanno dichiarazioni apparentemente a favore dell’Evangelo, ma ne fanno anche altre apertamente contro l’Evangelo; fanno dichiarazioni apparentemente a favore della salvezza per grazia, ma ne fanno anche altre a favore della salvezza per opere (quest’ultime per compiacere ebrei, mussulmani, mariani, massoni, etc.); fanno dichiarazioni apparentemente a favore dell’esclusività di Cristo, ma ne fanno anche altre contro di essa: fanno dichiarazioni apparentemente a favore della verità che è in Cristo Gesù, ma ne fanno anche altre apertamente contro di essa dicendo per esempio che «non esiste la verità assoluta»: dicono una cosa e il contrario di quella cosa!

Qualcuno dirà: ‘Ma la Massoneria autorizza la finzione quindi?’ Certamente, perché la Massoneria ti dice: ‘Tu puoi professare il credo che vuoi, sei libero di aderire a qualsiasi credo religioso, e nel contesto cristiano evangelico in cui ti muovi puoi dire tranquillamente di credere nell’Evangelo, in Gesù e così via, ma ricordati che sei un massone e quindi quando ti trovi invece in un contesto massonico devi parlare e ragionare da massone e mettere in discussione i dogmi, e dire o fare capire che non esiste la verità assoluta’. E difatti questo è proprio quello che faceva Billy Graham: quando parlava con i massoni parlava da massone qual era! Ma come ogni finzione, anche la sua è stata poi scoperta!

Ma come fanno allora i masso-evangelici a sedurre tante persone in ambito evangelico, se tutti possono constatare che essi odiano e disprezzano l’Evangelo nel quale dicono di credere o che affermano di predicare? Semplice, con il loro modus operandi, perché essi creano delle Onlus, o delle organizzazioni, o delle istituzioni benefiche, che si occupano di aiutare il prossimo, e se non possono fondarle, comunque sia fanno di tutto per ostentare opere buone o opere filantropiche (che peraltro la Massoneria incoraggia i massoni a compiere per meritarsi la vita eterna, perché la salvezza proposta dalla Massoneria si ottiene per opere). In altre parole, essi seducono le anime mostrando a tutti che essi compiono opere buone, e ci tengono tantissimo a pubblicizzare le opere che fanno suonando la tromba davanti ad essi! E così, i masso-evangelici sapendo che sta scritto in Giacomo: “Io con le mie opere ti mostrerò la mia fede” (Giacomo 2:18), cosa fanno? Dicono in risposta alle accuse fondate di coloro che hanno scoperto che essi fingono di credere nell’Evangelo e quindi che essi hanno una fede finta: ‘Vedete? Mi accusano di non credere nell’Evangelo, o di avere una fede finta, ma io ho le opere buone che testimoniano che io ho la fede’. E’ un modo di operare molto astuto, dobbiamo riconoscerlo, ma a suo tempo viene scoperto!

Ecco perché i massoni ci tengono a mostrare a tutti le loro opere buone suonando la tromba davanti ad essi quando le fanno, perché in questa maniera vogliono fare credere di avere la fede! Perciò le opere buone da loro ostentate gli servono a mascherare la loro fede finta.

Non vi fate dunque ingannare dalla vana apparenza di costoro, fratelli. I masso-evangelici sono degli ipocriti, sono persone finte, sono persone doppie d’animo, che amano e praticano la menzogna. Essi camminano nelle tenebre ed è per questo che noi figliuoli della luce non abbiamo alcuna comunione con essi.

Giacinto Butindaro

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No, gli increduli non saranno salvati! – Predicazione del 1° Marzo 2023

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Missione Porte Aperte: Israele non è tra le nazioni dove i discepoli di Gesù Cristo vengono perseguitati!

Come mai i dirigenti della missione Porte Aperte non hanno inserito Israele nella lista delle nazioni dove i discepoli di Gesù Cristo vengono perseguitati? Eppure tutti sanno che gli Ebrei che hanno creduto che Gesù è il Messia e che vivono nello Stato di Israele, vengono perseguitati. Nel capitolo 1 intitolato «Ascolta O Israele: Il Martirio di Stefano» del libro «Israel: My Inheritance. Persecuted Messianic Jews Cry Out for Justice and Reform» (Israele: La Mia Eredità. Ebrei Messianici Perseguitati Chiedono Giustizia e Riforme), pubblicato nel 2011 leggiamo infatti: «Il mio obbiettivo qui è di dimostrare in maniera convincente che niente è significativamente cambiato in questo storico conflitto tra il Giudaismo Rabbinico fondato dai Farisei e il Giudaismo Messianico di oggi che iniziò nella Sala di Sopra come la Via. Oggi, nello Stato di Israele, c’è una piccola minoranza di meno di cinquemila Ebrei che credono, sparsi in circa centoventi per lo più piccole congregazioni domestiche, che sono stati costretti a sopportare una continua violenza, spesso fisica, dalle mani di alcuni dei più radicali dei loro fratelli Ebrei Ultra-Ortodossi. Essi vengono ancora regolarmente maledetti nelle sinagoghe del moderno stato mentre vengono discriminati aggressivamente dal governo controllato religiosamente che cerca di trovare un modo legittimo per togliere via la loro cittadinanza ed espellerli dalla Terra della loro biblica eredità» (Raymond Robert Fischer, Israel My Inheritance: Persecuted Messianic Jews Cry Out for Justice and Reform, Creation House, 2011, pag. 14).

Vorrei proprio che i dirigenti di Porte Aperte dicessero pubblicamente perché non hanno inserito Israele nella lista qui sotto (presa dal sito ufficiale di Porte Aperte).

Giacinto Butindaro

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Sul bene che scaturisce da una controversia – Predicazione del 27 Febbraio 2023

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Il Padre ha mandato il Figliuolo per essere il Salvatore del mondo – Predicazione del 24 Febbraio 2023

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I sodomiti non erederanno il regno di Dio  – Predicazione del 22 Febbraio 2023

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Have you seen this girl? – Bu kızı gördünüz mü?

Have you seen this girl?

Greetings to all

The girl you see in the photograph is a Turkish girl, and the photograph was taken in 2009 by Vincenza Trentinella on the Turkish island of Büyükada and is referred to by her as Angela Celentano, a little girl of three years of age  (see photo below) who disappeared  in 1996 on Monte Faito (about 40 kilometers from Naples, Italy) during a picnic. If anyone recognizes her or identifies with her, is invited to contact the nearest Police Station in Turkey or the Public Prosecutor’s Office of Torre Annunziata (Naples) ​​which is dealing with the investigation into the disappearance of Angela Celentano.

Vincenza Trentinella’s Facebook page is this one

Thank you.

Best regards

Bu kızı gördünüz mü?

Herkese selamlar

Fotoğrafta gördüğünüz kız bir Türk kızıdır, ve fotoğraf 2009 yılında Vincenza Trentinella tarafından bir Türk adası olan Büyükada’da çekilmiştir ve 1996’da Monte Faito’da (Napoli, İtalya’dan yaklaşık 40 kilometre uzaklıkta) bir piknik sırasında kaybolan üç yaşındaki (aşağıdaki fotoğrafa bakın) küçük bir kız olan Angela Celentano olarak anılır. Onu tanıyan veya onunla ilişkili biri varsa, Angela Celentano’nun ortadan kaybolmasıyla ilgili soruşturmayla ilgilenen Türkiye’deki en yakın Polis Karakolu’yla ya da Torre Annunziata (Napoli) Cumhuriyet Savcılığı’yla  irtibata geçmeye davet edilmektedir. Vincenza Trentinella’nın Facebook sayfası budur

Teşekkür ederim.

Saygılarımla.

Giacinto Butindaro

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Beato l’uomo al quale Iddio imputa la giustizia senz’opere – Predicazione del 20 Febbraio 2023

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La vita eterna – Predicazione del 17 Febbraio 2023

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Oh, meravigliosa giustizia che viene da Dio basata sulla fede!

Ricordatevi sempre, fratelli, che siamo stati salvati per grazia, credendo nell’Evangelo, e non per opere giuste che noi avessimo compiuto, infatti è scritto: “Poiché gli è per grazia che voi siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non vien da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù d’opere, affinché niuno si glorî” (Efesini 2:8-10). La salvezza o liberazione dai nostri peccati che abbiamo ricevuto dunque l’abbiamo ricevuta da Dio GRATUITAMENTE mediante l’Evangelo. Ritenete dunque l’Evangelo della vostra salvazione perché è mediante di esso che siete salvati (cfr. 1 Corinzi 15:1), e difendetelo dagli attacchi degli uomini malvagi, che annullano la grazia di Dio con astuti e vani ragionamenti. Tenete dunque sempre presente davanti a voi che le opere buone che voi ora praticate non producono la salvezza dal peccato, per cui non siete salvati dal peccato per esse, in quanto la salvezza dal peccato l’avete per grazia mediante la fede nell’Evangelo (cfr. 1 Corinzi 15:1).

Come anche tenete sempre presente che le opere buone che ora praticate non fanno parte della giustizia di Dio o della giustizia che viene da Dio, la quale è rivelata nell’Evangelo, perché la giustizia di Dio è il frutto di ciò che Gesù Cristo ha compiuto per noi (morendo sulla croce per i nostri peccati e risuscitando dai morti il terzo giorno a cagione della nostra giustificazione), ed essa è basata sulla fede e viene dalla fede: essa non si basa sulle opere buone e non viene dalle opere buone che ora praticate, che invece costituiscono “la vostra giustizia” (Matteo 5:20; 6:1; 2 Corinzi 9:10)! E difatti voi avete conseguito la giustizia di Dio soltanto mediante la fede, senza le opere della legge, e siete giustificati per fede, secondo che è scritto: “Il giusto vivrà per fede” (Galati 3:11)! Anzi, fratelli, sappiate che ora voi siete giustizia di Dio in Cristo mediante la fede, secondo che è scritto: “Colui che non ha conosciuto peccato, Egli l’ha fatto esser peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui” (2 Corinzi 5:21). Ricordatevi che come ad Abramo fu la sua fede ad essergli messa in conto di giustizia (cfr. Romani 4:9), così anche a noi è la nostra fede ad esserci messa in conto di giustizia, secondo che dice Paolo: “Or non per lui soltanto sta scritto che questo gli fu messo in conto di giustizia, ma anche per noi ai quali sarà così messo in conto; per noi che crediamo in Colui che ha risuscitato dai morti Gesù, nostro Signore, il quale è stato dato a cagione delle nostre offese, ed è risuscitato a cagione della nostra giustificazione” (Romani 4:23-25).

Dunque, da un lato esiste la giustizia di Dio o la giustizia che viene da Dio, che è basata sulla fede, la quale è rivelata nell’Evangelo, e che noi abbiamo conseguito e che possediamo mediante la fede in Gesù Cristo, e che dobbiamo studiarci di conservare perseverando nella fede fino alla fine, per essere dal Signore salvati nel Suo Regno celeste. Per cui è fondamentale ritenere l’Evangelo di Dio fino alla fine del nostro corso così come lo abbiamo ricevuto sin dal principio, altrimenti avremo creduto invano, in quanto soltanto l’Evangelo di Dio “è potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente; del Giudeo prima e poi del Greco; poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede, secondo che è scritto: Ma il giusto vivrà per fede” (Romani 1:16-17). Questo significa che se il giusto rigetta l’Evangelo di Dio – ossia la Buona Novella che Gesù di Nazareth è il Cristo, che è morto per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu seppellito; che risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture; e che apparve ai testimoni ch’erano prima stati scelti da Dio (cfr. 1 Corinzi 15:3-5; Atti 10:41) – e lo sostituisce con un altro vangelo, perde automaticamente la salvezza e la giustizia che aveva ottenuto da Dio mediante la fede per la Sua grazia. E quindi bisogna che vegliate fratelli, per evitare di cadere vittime dei tanti falsi ministri di Cristo che annunciano un vangelo diverso, i quali sono anatema, secondo che è scritto: “Se alcuno vi annunzia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema” (Galati 1:9).

Dall’altro lato, invece, esiste la nostra giustizia, sì, la nostra giustizia, in quanto è così che l’ha chiamata Gesù, quando ci ha detto: “Guardatevi dal praticare la vostra giustizia nel cospetto degli uomini per esser osservati da loro; altrimenti non ne avrete premio presso il Padre vostro che è nei cieli” (Matteo 6:1), che è costituita da elemosine, preghiere, digiuni, e da tanti altri atti giusti e buoni che noi compiamo in ubbidienza ai comandamenti del Signore, e per i quali si viene premiati da Dio, o ricompensati da Lui. Infatti, come avete letto, quando Gesù ci ha esortato a guardarci dal praticare la nostra giustizia nel cospetto degli uomini per essere osservati da loro, ha detto: “Altrimenti non ne avrete premio presso il Padre vostro che è nei cieli”, intendendo con ciò che se per esempio quando facciamo limosina, noi facciamo suonare la tromba dinanzi a noi, come fanno gl’ipocriti per essere onorati dagli uomini, noi non avremo alcun premio da Dio. Ma se quando facciamo limosina, la nostra sinistra non sa quello che fa la nostra destra, allora il Padre ce ne darà la ricompensa (cfr. Matteo 6:3-4). Quindi è cosa certa che la nostra giustizia viene premiata da Dio, e viene premiata da Lui già mentre siamo sulla terra, in quanto è scritto: “Ecco, il giusto riceve la sua retribuzione sulla terra” (Proverbi 11:31). Poi, naturalmente in quel giorno, quando compariremo davanti al tribunale di Cristo, ciascuno di noi riceverà la retribuzione del bene fatto quand’era nel corpo (cfr. 2 Corinzi 5:10).

E’ imperativo dunque fare sempre una distinzione tra la giustizia di Dio e la nostra giustizia, affinchè non si confonda l’una con l’altra.

Mediante la giustizia che viene da Dio basata sulla fede che noi abbiamo conseguito per grazia di Dio siamo stati e siamo giustificati e perseverando nella fede fino alla fine saremo salvati dal Signore nel suo regno celeste.

Mentre mediante la nostra giustizia che pratichiamo, noi manifestiamo “la fede operante per mezzo dell’amore” (Galati 5:6), che abita in noi; dimostriamo di prestare le nostre membra a servizio della giustizia per la nostra santificazione (cfr. Romani 6:19), in quanto noi abbiamo per frutto la nostra santificazione (cfr. Romani 6:22); provvediamo alle necessità (cfr. Tito 3:14); faremo glorificare Iddio nel giorno che Egli visiterà coloro che ora sparlano di noi come di malfattori (cfr. 1 Pietro 2:12; Matteo 5:16); e per essa saremo premiati in quel giorno dal Signore.

Ecco perché la Parola di Dio ci esorta sia a perseverare nella fede (che significa perseverare nella grazia di Dio), che a praticare le opere buone (“ad attendere a buone opere” Tito 3:14) e ad incitarci gli uni gli altri anche a buone opere (cfr. Ebrei 10:24). D’altronde, per quanto riguarda le opere buone, le quali Iddio ha innanzi preparate affinché le pratichiamo (cfr. Efesini 2:10), noi sappiamo che Gesù Cristo “ha dato se stesso per noi affin di riscattarci da ogni iniquità e di purificarsi un popolo suo proprio, zelante nelle opere buone” (Tito 2:14). Esse costituiscono il frutto che ciascun di noi porta sulla terra alla gloria di Dio. L’apostolo Paolo le chiama nella sua epistola ai Filippesi “frutti di giustizia che si hanno per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio” (Filippesi 1:11), e ai Corinzi “i frutti della vostra giustizia” (2 Corinzi 9:10). Frutti che naturalmente differiscono per quanto riguarda la quantità l’uno dall’altro, vi ricordate infatti cosa disse Gesù di coloro che hanno ricevuto il seme nella buona terra? “Quelli poi che hanno ricevuto il seme in buona terra, sono coloro che odono la Parola e l’accolgono e fruttano qual trenta, qual sessanta e qual cento” (Marco 4:20). Per cui portano tutti frutto, ma non tutti in egual misura.

Nessuno dunque vi seduca con vani ragionamenti.

A Dio sia la gloria in Cristo Gesù ora e in eterno. Amen

Giacinto Butindaro

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Morti alla legge mediante il corpo di Cristo – Predicazione del 15 Febbraio 2023

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Tanta spazzatura! – Predicazione del 13 Febbraio 2023

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Gesù Cristo ha compiuto l’espiazione dei nostri peccati – Predicazione del 10 Febbraio 2023

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