L’apostolo Paolo – che fu mandato ad evangelizzare da Cristo (cfr. 1 Corinzi 1:17) – scongiurava “Giudei e Greci a ravvedersi dinanzi a Dio e a credere nel Signor nostro Gesù Cristo” (Atti 20:21), mentre oggi tanti, troppi, affermano di evangelizzare o di essere stati mandati dal Signore ad evangelizzare, ma non evangelizzano nella stessa maniera, perché il loro messaggio è ‘Gesù ti ama, e ti accetta così come sei’, o ‘Fai entrare Gesù nel tuo cuore’, o ‘Accetta Gesù nella tua vita’.
C’è proprio una differenza abissale tra le evangelizzazioni degli apostoli e le evangelizzazioni «moderne», le chiamo così per comodità!
E’ chiaro quindi che le evangelizzazioni «moderne» non sono vere evangelizzazioni, perché non viene trasmesso al mondo lo stesso messaggio che trasmettevano gli apostoli.
Considerate questo infatti: gli apostoli esortavano i peccatori a ravvedersi, e quindi a cambiare mente (ravvedersi infatti significa questo, e perciò ravvedersi equivale ad abbandonare i propri pensieri vani e malvagi), e a credere nel Vangelo di Cristo, che significa credere nella sua morte espiatoria e nella sua resurrezione, perché il Vangelo di Cristo è che “che Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu seppellito; che risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture” e che apparve poi ai suoi discepoli (1 Corinzi 15:3-4), mentre oggi in molte ‘evangelizzazioni’ non solo non viene predicato il ravvedimento, ma neppure il Vangelo, perché non viene annunziata la morte espiatoria di Cristo e la sua resurrezione dai morti. Ecco perché molti dicono di essere Cristiani ma non si sono mai ravveduti (pensano come pensano i pagani che non conoscono Dio), e non credono nella morte espiatoria di Cristo e nella sua resurrezione, per cui non hanno la certezza della salvezza, della giustificazione, e di andare in paradiso quando muoiono (perché è soltanto mediante la fede nel Vangelo di Cristo che si viene salvati, giustificati, e si ottiene la vita eterna) e di conseguenza non ne parlano! Ma d’altronde, gli apostoli hanno seguito l’esempio del Figlio di Dio, che nei giorni della sua carne evangelizzava dicendo alle turbe: “Ravvedetevi e credete all’evangelo” (Marco 1:15). Pensate, il Figlio di Dio, l’Unigenito venuto da presso al Padre, mentre era in questo mondo, evangelizzava in questa maniera!
Ecco perché io esorto gli uomini a ravvedersi e a credere nella morte di Cristo sulla croce per i nostri peccati e nella sua resurrezione fisica avvenuta il terzo giorno: perché seguo le orme degli apostoli.
Non mi importa se la mia predicazione non è gradita al mondo e alle Chiese mondanizzate e massonizzate, che sono corrotte fino alle midolle, perché io mi studio di essere gradito a Dio, che è Colui che mi ha chiamato e mandato a predicare il Vangelo. E’ il Suo gradimento quello che cerco, la Sua approvazione che desidero. I complimenti e le lodi dei corrotti, dei bugiardi, degli ipocriti, dei malvagi, non mi interessano: li considero tanta spazzatura!
C’è proprio una differenza abissale tra le evangelizzazioni degli apostoli e le evangelizzazioni «moderne», le chiamo così per comodità!
E’ chiaro quindi che le evangelizzazioni «moderne» non sono vere evangelizzazioni, perché non viene trasmesso al mondo lo stesso messaggio che trasmettevano gli apostoli.
Considerate questo infatti: gli apostoli esortavano i peccatori a ravvedersi, e quindi a cambiare mente (ravvedersi infatti significa questo, e perciò ravvedersi equivale ad abbandonare i propri pensieri vani e malvagi), e a credere nel Vangelo di Cristo, che significa credere nella sua morte espiatoria e nella sua resurrezione, perché il Vangelo di Cristo è che “che Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu seppellito; che risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture” e che apparve poi ai suoi discepoli (1 Corinzi 15:3-4), mentre oggi in molte ‘evangelizzazioni’ non solo non viene predicato il ravvedimento, ma neppure il Vangelo, perché non viene annunziata la morte espiatoria di Cristo e la sua resurrezione dai morti. Ecco perché molti dicono di essere Cristiani ma non si sono mai ravveduti (pensano come pensano i pagani che non conoscono Dio), e non credono nella morte espiatoria di Cristo e nella sua resurrezione, per cui non hanno la certezza della salvezza, della giustificazione, e di andare in paradiso quando muoiono (perché è soltanto mediante la fede nel Vangelo di Cristo che si viene salvati, giustificati, e si ottiene la vita eterna) e di conseguenza non ne parlano! Ma d’altronde, gli apostoli hanno seguito l’esempio del Figlio di Dio, che nei giorni della sua carne evangelizzava dicendo alle turbe: “Ravvedetevi e credete all’evangelo” (Marco 1:15). Pensate, il Figlio di Dio, l’Unigenito venuto da presso al Padre, mentre era in questo mondo, evangelizzava in questa maniera!
Ecco perché io esorto gli uomini a ravvedersi e a credere nella morte di Cristo sulla croce per i nostri peccati e nella sua resurrezione fisica avvenuta il terzo giorno: perché seguo le orme degli apostoli.
Non mi importa se la mia predicazione non è gradita al mondo e alle Chiese mondanizzate e massonizzate, che sono corrotte fino alle midolle, perché io mi studio di essere gradito a Dio, che è Colui che mi ha chiamato e mandato a predicare il Vangelo. E’ il Suo gradimento quello che cerco, la Sua approvazione che desidero. I complimenti e le lodi dei corrotti, dei bugiardi, degli ipocriti, dei malvagi, non mi interessano: li considero tanta spazzatura!
Giacinto Butindaro