Voglio parlarvi, fratelli, del falso testimonio nell’eventualità doveste incontrarne uno sulla vostra strada o lo aveste già incontrato.
Per parlarvene voglio commentare brevemente queste parole che sono scritte in Marco: «E menarono Gesù al sommo sacerdote; e s’adunarono tutti i capi sacerdoti e gli anziani e gli scribi. E Pietro lo avea seguito da lungi, fin dentro la corte del sommo sacerdote, ove stava a sedere con le guardie e si scaldava al fuoco. Or i capi sacerdoti e tutto il Sinedrio cercavano qualche testimonianza contro a Gesù per farlo morire; e non ne trovavano alcuna. Poiché molti deponevano il falso contro a lui; ma le testimonianze non erano concordi. Ed alcuni, levatisi, testimoniarono falsamente contro a lui dicendo: Noi l’abbiamo udito che diceva: Io disfarò questo tempio fatto di man d’uomo, e in tre giorni ne riedificherò un altro, che non sarà fatto di mano d’uomo. Ma neppur così la loro testimonianza era concorde. Allora il sommo sacerdote, levatosi in piè quivi in mezzo, domandò a Gesù: Non rispondi tu nulla? Che testimoniano costoro contro a te? Ma egli tacque e non rispose nulla” (Marco 14:53-61)
Notate innanzi tutto che i capi sacerdoti e il Sinedrio cercavano qualche testimonianza contro a Gesù per farlo morire e non ne trovavano, e non ne trovavano perché Gesù non aveva mai peccato e quindi non c’era nessuno che potesse testimoniare che aveva trasgredito la legge, in quanto il peccato è la violazione della legge. Ecco perché Gesù un giorno disse ai Giudei: “Chi di voi mi convince di peccato?” (Giovanni 8:46). Notate anche la ragione per cui cercavano qualche testimonianza contro Gesù; per farlo morire! Essi infatti odiavano Gesù e volevano sbarazzarsene, lo volevano togliere di mezzo.
Molti deponevano il falso contro Gesù, ma le testimonianze non erano concordi, e questo perché quando le persone depongono il falso le loro testimonianze si contraddicono! Non sono in accordo tra esse.
Alcuni accusarono Gesù di avere detto di voler distruggere il tempio di Gerusalemme dicendo: “Noi l’abbiamo udito che diceva: Io disfarò questo tempio fatto di man d’uomo, e in tre giorni ne riedificherò un altro, che non sarà fatto di mano d’uomo”. Ma Gesù non aveva detto di voler distruggere il tempio di Gerusalemme, infatti aveva detto: “Disfate questo tempio, e in tre giorni lo farò risorgere” (Giovanni 2:19), e con “questo tempio” intese il suo corpo, infatti Giovanni dice: “Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando dunque fu risorto da’ morti, i suoi discepoli si ricordarono ch’egli avea detto questo; e credettero alla Scrittura e alla parola che Gesù avea detta” (Giovanni 2:21-22).
Da notare che Gesù dinnanzi a quelle accuse false che gli furono mosse dinnanzi al Sinedrio scelse il silenzio, non rispose nulla.
Quei falsi testimoni però dovevano sorgere affinché si adempisse la Scrittura: “Son sorti contro di me falsi testimoni, gente che respira violenza” (Salmo 27:12).
Che cosa ci insegna tutto ciò? Che chi ti odia e vuole distruggerti non solo ti accuserà falsamente di qualche cosa ma cercherà anche qualcuno che deponga il falso contro di te.
Il falso testimonio è capace di inventarsi qualsiasi cosa contro di te, ma proprio qualsiasi cosa. Considerate, fratelli, che Gesù quando fu poi davanti al governatore Pilato, fu accusato dai Giudei anche di vietare di pagare i tributi a Cesare, secondo che è scritto: “ Poi, levatasi tutta l’assemblea, lo menarono a Pilato. E cominciarono ad accusarlo, dicendo: Abbiam trovato costui che sovvertiva la nostra nazione e che vietava di pagare i tributi a Cesare ….” (Luca 23:1-2). Sì, proprio colui che alla domanda: “È egli lecito pagare il tributo a Cesare, o no?” (Matteo 22:17), aveva risposto: “Rendete dunque a Cesare quel ch’è di Cesare” (Matteo 22:21). E questo fa riflettere il savio di cuore. Il falso testimonio è proprio malvagio, ama e pratica la menzogna. Non ama la verità. Si spaccia per amante della verità, ma è un bugiardo.
Ed è proprio per questo che la faccia di Dio è contro i falsi testimoni. Il falso testimonio infatti è messo dalla Sapienza tra le sette cose che Dio odia, che gli sono in abominio (cfr. Proverbi 6:16-19), e la Sapienza afferma in maniera categorica che “il falso testimonio non rimarrà impunito” (Proverbi 19:5). La legge comanda: “Non attestare il falso contro il tuo prossimo” (Esodo 20:16), ed è contro i falsi testimoni infatti afferma: “Quando un testimonio iniquo si leverà contro qualcuno per accusarlo d’un delitto, i due uomini fra i quali ha luogo la contestazione compariranno davanti all’Eterno, davanti ai sacerdoti e ai giudici in carica in que’ giorni. I giudici faranno una diligente inchiesta; e se quel testimonio risulta un testimonio falso, che ha deposto il falso contro il suo fratello, farete a lui quello ch’egli avea intenzione di fare al suo fratello. Così torrai via il male di mezzo a te. Gli altri l’udranno e temeranno, e d’allora in poi non si commetterà più in mezzo a te una simile malvagità. L’occhio tuo non avrà pietà: vita per vita, occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede” (Deuteronomio 19:16-21).
Se dunque sorge qualche falso testimonio contro di te, non meravigliartene perché sorsero anche contro Gesù. Ma Dio ti farà giustizia, perché è scritto che “l’Eterno fa giustizia ad ognuno” (Proverbi 29:26).
Chi sono coloro che danno ascolto al falso testimonio, cioè a colui che accusa falsamente il suo prossimo senza provare le sue accuse o manipolando astutamente fatti o parole? I malvagi e i bugiardi, secondo che è scritto: “Il malvagio dà ascolto alle labbra inique, e il bugiardo dà retta alla cattiva lingua” (Proverbi 17:4). E difatti i falsi testimoni sono attorniati da malvagi e bugiardi, e non può essere altrimenti.
Che fine faranno i falsi testimoni? La fine degli empi, perché sono bugiardi, amano e praticano la menzogna. Dio dice che “la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda” (Apocalisse 21:8).
Dunque, fratello, non temere, perché il falso testimonio è odiato da Dio, non ha il favore di Dio, la maledizione di Dio è nella sua casa, e a suo tempo Dio gli farà trovare il salario della sua condotta.
Giacinto Butindaro